La 35esima edizione del Rapporto Italia dell’Eurispes ha dedicato ampio spazio al settore del gioco pubblico. L’indagine, svolta grazie ad un sondaggio su un campione di italiani chiamati a rispondere sulle loro abitudini di gioco, ha dato vita ad importanti dati su come si è modificato il comportamento dei giocatori dal 2019 ad oggi.
Il 21,3% degli intervistati afferma di partecipare a giochi con vincita in denaro, mentre il 78,7% dichiara di non farlo mai. Nello specifico, il 12% gioca solo dal vivo, il 4,2% solo online, il 5,1% in entrambi i modi.
I dati indicano che oltre un quinto degli italiani gioca in denaro e circa un italiano su dieci gioca online, la netta maggioranza, al contrario, non ha questa abitudine. Mettendo questi risultati a confronto con quelli ottenuti nell’indagine realizzata nel 2019 si registra un calo dei giocatori italiani (dal 28,2% del 2019 al 21,3% del 2023). Sono diminuiti coloro che giocano solo dal vivo (erano il 18,3%) e, al contrario, lievemente aumentati coloro che giocano esclusivamente online (dal 2% al 4,2%).
Esaminando i dati per fasce d’età emerge che tra i 18-44enni si registrano le percentuali più elevate di non giocatori (oltre l’80%). Prevedibilmente, dai 45 anni in su sono più numerosi della media coloro che giocano solo dal vivo (il 14,3% dei 45-64enni) e, al contrario, dai 18 ai 24 anni coloro che giocano solo online (10,1%).
Dai 25 ai 34 anni si trova la quota più alta di giocatori sia dal vivo sia online (6,7%). Adulti ed anziani rimangono, dunque, più legati alle modalità di gioco tradizionali, mentre i più giovani, per la loro maggiore familiarità con la Rete, si spostano sempre più online.
Le percentuali più elevate di giocatori si trovano nelle Isole (26,1%, il 73,9%
non gioca), mentre non si rilevano differenze tra le altre macroaree geografiche.
Sempre nelle Isole resiste la quota più elevata di giocatori dal vivo (17,7%),
mentre al Centro si gioca leggermente più spesso della media nella modalità online
(il 6,7% soltanto online). Sono proprio i giocatori tradizionali a mantenere più
elevata la quota di chi gioca in denaro nelle Isole.
ac/AGIMEG