La Corte Costituzionale si è espressa oggi nel merito della norma che vieta dal 1 gennaio il funzionamento delle slot a Vienna confermandone la piena legittimità in quanto è finalizzata alla tutela delle persone. Mentre si cerca di capire se e chi deciderà di portare la questione alla Corte di Giustizia Europea arrivano i primi commenti.
Helmut Kafka, presidente dell’associazione degli operatori delle macchine da gioco ritiene che il previsto periodo di transizione di quattro anni è contrario ad ogni logica e rappresenta una disparità di trattamento tra Vienna e le altre province. “Nella legge dell’ Alta Austria, Stiria, Carinzia e Burgenland è previsto un periodo di 10 anni “ spiega. Il portavoce di Novomatic Hannes Reichmann si limita a dichiarare che “gli avvocati stanno esaminando la pronuncia”. Esultano invece i rappresentanti del partito SPÖ e i Verdi.
Se per qualcuno il divieto ha portato ad una riduzione delle richieste di intervento sanitario per il trattamento delel dipendenze da gioco per Helmut Kafka gli austriaci continuano a giocare online “. Siamo campioni d’Europa in termini di spesa per il gioco d’azzardo online”
Peter Dobcak, presidente della Sezione gastronomia della Camera di Commercio di Vienna chiede ora che vengano concesse nuove autorizzazioni ai ristoranti. Per molti esercenti il divieto del gioco d’azzardo significa la chiusura di molti ristoranti. “Si tratta di tutelare il giocatore, ma allo stesso tempo di permettere ai ristoratori di sopravvivere” spiega.
La migliore forma di protezione del giocatore è la protezione dei clienti, ha sottolineato Dobcak. I r ristoratori conoscono i loro ospiti – e, se necessario, evitano anche il gioco eccessivo. lp/AGIMEG