eSports, Mr_Tristan_ (nazionale) ad Agimeg: “Passione per il gioco del calcio reale e videogiocato, impegno e allenamento, è questa la ricetta giusta per raggiungere ottimi risultati”

Dopo i quattro gol realizzati contro la Bosnia e la tripletta in Vpl, il bomber della nazionale Mr_Tristan_ si è raccontato ad Agimeg.

Quali e quante emozioni ti hanno regalato le quattro reti messe a segno contro la Bosnia e tripletta in Vpl?

“Che dire per noi attaccanti il goal è come ossigeno e non possiamo starne senza. Sicuramente ogni goal ha un suo sapore particolare ed un suo fascino. Sapere di far goal ed aiutare la propria nazionale a portare a casa una vittoria importante è stato sicuramente molto emozionante e bello, farne 4, tutti in una partita poi ha dell’incredibile. Ma tutto questo è stato possibile grazie al grande impegno della squadra e di tutti i miei compagni che mi hanno messo in condizione di finalizzare il gran lavoro svolto. Sicuramente mi trovo in un periodo particolarmente ispirato ed anche la tripletta di ieri sera mi ha reso molto felice perché è servita ad aiutare il mio club Redstar Gaming a ben figurare e a portare a casa punti importantissimi in questo finale di stagione. Ovviamente è d’obbligo un grosso ringraziamento anche ai miei compagni di club che mi hanno aiutato a realizzare tre goal importantissimi”.

Quali sono gli ingredienti necessari per raggiungere questi livelli? Quanta importanza hanno il sacrificio e l’allenamento?

“La ricetta è molto semplice e gli ingredienti sono rappresentati da una gran passione per il gioco del calcio reale e videogiocato, impegno, costanza e sicuramente conoscenza del ruolo che si ricopre in campo. Ovviamente il fatto di allenarsi e giocare tutte le sere per diverse ore fa la differenza e ti permette di essere sempre in palla e competitivo e pronto ad affrontare gli appuntamenti rappresentati dalle partite ufficiali. Vincere e segnare per il proprio team e per i propri compagni ti rende felice, soddisfatto e ti ripaga dei sacrifici che necessariamente vanno fatti per raccogliere dei risultati. Come suol dirsi il lavoro paga sempre”.

A che età hai iniziato ad approcciarti al mondo dei videogiochi? Invece quando la prima competizione ufficiale?

“Sono un videogiocatore molto “anziano” sia per quanto riguarda la mia carta d’identità, sia per risalire alle origini dei miei primi passi nel mondo dei videogiochi. Ho visto nascere e crescere generazioni di console e player. La mia prima console è stata la PSX con cui sfidavo gli amici a casa, nel mio salotto, nelle simulazioni calcistiche dell’epoca.  Era il 2008 quando Electronic Arts, con FIFA 09, per la prima volta nella sua storia ci dava la possibilità di impersonare un singolo giocatore ed unirci a nove amici (diventati poi dieci con l’aggiunta, in FIFA 11, del ruolo di portiere) per formare la propria squadra e scalare le classifiche in entusiasmanti partite online. Nasceva così la modalità Pro Club, da allora sempre presente nelle edizioni successive, vantando anno dopo anno una comunità sempre attiva e di tutto rispetto. Posso dire che io c’ero sin dall’inizio ed ho visto il proclub nascere e svilupparsi fino ad arrivare ai giorni d’oggi. La mia prima partita ufficiale proclub è stata su piattaforma XBOX360, in un torneo organizzato dal portale Groundarena, io già all’epoca giocavo punta con la squadra di GA. Che ricordi e che emozioni”.

Quale sarà il prossimo impegno e cosa ti aspetti?

“Per quanto riguarda la ITFA World Cup adesso ci aspetta il prossimo impegno con la Repubblica Ceca, un avversario ostico e da non sottovalutare. Noi siamo competitivi e quadrati, sono sicuro che sarà anche quella una bella sfida e spero di andare ancora in goal per aiutare la mia nazionale. Per quanto riguarda il club, i campionati stanno volgendo al termine. Il finale di stagione ci dirà quanto siamo cresciuti e ci indicherà sicuramente la giusta strada per fare bilanci ed affrontare il futuro”. 

Il settore degli eSports si sta rapidamente evolvendo ed espandendo anche in Italia, quali sono gli step che ancora mancano e che sarebbero necessari per poter raggiungere gli altri Paesi?

“In italia purtroppo siamo ancora un pò indietro rispetto ad altri Paesi che hanno investito e creduto al movimento degli eSport. Di sicuro, rispetto al passato anche dalle nostre parti sono state fatte tante cose positive ed interessanti. Credo che ci vorrà ancora un pochino per dire che in Italia il movimento è maturo e pronto, molto dipenderà dalle persone e dalla mentalità con cui verranno gestite ed affrontate le cose. Io sono molto speranzoso affinché tutti i sacrifici fatti in questi anni da chi ha investito tempo per far crescere la nostra community non siano stati vani”. lp/AGIMEG