eSport: la corte di appello di Brescia respinge l’appello delle sale LAN

La disciplina sui giochi contenuta nelle norme del caso violate (art 110 co. 6,7, 9 f-quater TULPS, art 3 quater DL158/2012, art1, co 923 l. 208/2015) non è limitata ai giochi d’azzardo bensì a “tutti gli apparecchi messi a disposizione del pubblico anche senza vincita in denaro”. ADM ex art 1 DPR 33/2002, ha competenza “in materia di giochi di abilità” tra i quali non vi è dubbio rientrino gli eSport.

La Corte ha altresì dedotto che “il DL 158/2012 vieta tutte le postazioni a vario titolo utilizzate per attività di gioco estranee al circuito delle autorizzazioni, indipendentemente dalla loro configurabilità strutturale come congegni di gioco, quando posizionate in luogo aperto al pubblico”.

Confermando le motivazioni del tribunale di primo grado, la corte di appello di Brescia non ha ritenuto di accogliere le doglianze degli appellanti. Secondo la Corte, il principio adottato dall’agenzia delle dogane e Monopoli di considerare gli apparecchi come comma 7C è corretto. Restano le perplessità su la mancanza di una normativa generale degli eSport che ricomprenda anche le attività di intrattenimento. lp/AGIMEG

clicca qui per LA SENTENZA