La Malta Gaming Authority ha pubblicato il suo primo rapporto ufficiale sull’ESG Code of Good Practice, relativo all’anno 2023. Lo studio, frutto della partecipazione volontaria di 14 operatori del gioco a distanza con licenza maltese, rappresenta un passo pionieristico verso una maggiore trasparenza e responsabilità ambientale, sociale e di governance nel settore del gaming.
Ambiente, responsabilità e governance: dove siamo
Dal punto di vista ambientale, gli operatori mostrano segnali positivi, con un’intensità media di emissioni (Scope 1 e 2) di 0,06 kgCO₂ per unità di ricavo. Tuttavia, il report evidenzia ancora lacune nei dati relativi alle emissioni Scope 3, legate cioè alla catena del valore, segnalando un margine di miglioramento significativo.
Sul fronte sociale, il settore mostra un buon livello di attenzione alla protezione dei giocatori: il 100% degli operatori ha adottato strumenti per l’autoesclusione e per il gioco responsabile, con il 70% che va oltre i requisiti minimi previsti dal Player Protection Directive. Rimane invece un nodo la parità di genere: le donne rappresentano solo il 20% degli executive, con un gender pay gap del 27,1%.
Anche in tema di governance, il quadro è positivo: tutti gli operatori dispongono di policy di sicurezza informatica e antiriciclaggio. Il 50% ha un comitato ESG e il 100% ha strutture per la protezione dei dati e dei whistleblower. Tuttavia, la diversità ai vertici è ancora limitata: il 78,6% dei membri dei CDA è di sesso maschile.
Verso un settore più sostenibile
Il report segnala una crescente consapevolezza da parte degli operatori, che iniziano a integrare i rischi e le opportunità ESG nei propri modelli di business. Interessante è anche l’attenzione all’innovazione responsabile, con investimenti in ricerca e sviluppo e iniziative comunitarie, seppur con margini di crescita (donazioni pari allo 0,1% del fatturato). ac/AGIMEG