Enada, avv. Sbordoni: “Sulla vicenda dei PVR si attende una sentenza entro 30-60 giorni, ADM si trasformi in una authority”

dai nostri inviati – “Le attese sugli esiti giudiziari non si possono fare, ma è possibile recepire delle avvisaglie. La vicenda dei PVR, ad esempio, è andata in decisione l‘impugnativa, quindi ci si attende una sentenza entro 30-60 giorni. Ci sono tre ipotesi: rigetto con il ritorno quindi dell’Albo; accoglimento e quindi cancellazione dell’albo e si ritornerebbe alla situazione precedente; infine, accoglimento parziale in cui verrebbe conservato l’atto e verrebbero date indicazioni su come intervenire sui punti controversi”. Questo l’intervento dell’avvocato Stefano Sbordoni durante il talk “Nuove regole per un nuovo mercato” in corso di svolgimento a Enada 2025 a Rimini.

“Per quanto riguarda l’impugnativa del bando del gioco online, il rinvio al 7 maggio dà sensazione che non si voglia smontare il costrutto del bando poiché troppo a ridosso della scadenza – aggiunge Sbordoni -. Rimango sempre un grande sostenitore di trasformare ADM in una authority. Sarebbe un grande cambiamento per l’intero sistema. Questo cambiamento lo vedo difficile poiché vorrebbe dire che lo Stato si rende conto dell’esistenza di un enorme settore ed interviene per regolarlo al meglio.

Talk Nuove regole per un nuovo mercato Enada 2025

Da ciò discende che la omnicanalità sarebbe una semplice conseguenza. Nel caso del regime concessorio, di cui resto sostenitore per tanti motivi, ci sono però delle contraddizioni di fondo: perché concede ad un terzo (privato) di svolgere le sue funzioni con tutte le difficoltà che ne derivano”. Conclude Sbordoni: “Forse il modello concessorio sta andando un po’ stretto al mercato e ciò viene evidenziato dalla raccolta. Per me questo dato non è comprimibile e quindi vanno trovati nuovi modi di gestione”. sp/AGIMEG