La riconferma di Stefano Bonaccini a presidente della Regione Emilia Romagna è a rischio. E’ quanto emerge da un sondaggio Noto che dà l’attuale governatore a soli due punti percentuali sopra la candidata leghista Lucia Borgonzoni, a meno di 20 giorni dalle elezioni regionali del prossimo 26 gennaio. Bonaccini rischia di pagare sulla propria pelle, tra le altre cose, le misure intraprese contro il gioco. Dal primo gennaio scorso, infatti, è in vigore la legge regionale che di fatto espelle il gioco lecito da oltre il 90% del territorio, a seguito dell’applicazione del distanziometro di 500 metri dai luoghi definiti sensibili. Solamente il mese scorso, a dicembre, Bonaccini si attestava fra il 45 e il 49%, adesso fra il 43 e il 47%. Chissà che alla fine alle urne la differenza non la possa fare il voto di migliaia di aziende e lavoratori del settore del gioco che, pur operando legalmente, si sono visti negare la possibilità di continuare a lavorare. Alla fine dello scorso anno in Emilia Romagna si sono tenute diverse manifestazioni per sensibilizzare il presidente della regione sul tema del gioco, ma che non hanno dato alcun frutto. Ora però i lavoratori potranno esprimere il loro parere nelle urne contro il proibizionismo dell’attuale governatore. lp/AGIMEG