Emergenza Coronavirus e sport: primi casi di positività in Premier League. Stop per golf, tennis, basket e rugby. Malagò (pres. Coni): “In questo momento lo sport ha l’obbligo di fermarsi”

L’emergenza epidemiologica da Coronavirus continua ad interessare il mondo dello sport. La federazione francese ha reso nota la “sospensione delle attività e delle competizioni generali della federazione, delle leghe e dei distretti del territorio”. La decisione sulla sospensione della Ligue 1 spetterà alla LFP. Campionato sospeso anche in Bosnia. Spagna e Olanda hanno deciso di sospendere Liga ed Eredivisie. Inoltre le due Nazionali non si scontreranno il prossimo 29 marzo nell’amichevole prevista alla Johan Cruijff Arena, la partita è stata cancellata. Infatti, lo stato di quarantena preventiva disposto ai giocatori e allo staff del Real Madrid ha convinto ulteriormente la Federazione spagnola a sospendere la Liga e la Segunda Division per le prossime due giornate. “Il 25 marzo torneremo a valutare la situazione e prenderemo nuove decisioni” queste le prime parole del presidente della federcalcio spagnola Rubiales. Nel frattempo era stato già comunicato il rinvio a data da destinarsi della finale di Coppa del Re, in programma il 18 aprile, tra Real Sociedad e Athletic Bilbao. La Bundesliga per ora va avanti a porte chiuse, anche se un giocatore dell’Hannover, Timo Hubers, è risultato positivo.

Primo caso di positività al Coronavirus accertata per un giocatore di Premier League: il Chelsea ha annunciato che l’attaccante esterno Callum Hudson-Odoi è stato contagiato. Per questo, parte del centro d’allenamento di Cobham è stata chiusa, mentre i giocatori della prima squadra e lo staff tecnico sono da ora in quarantena. Anche l’Arsenal aveva annunciato che l’allenatore Mikel Arteta era risultato positivo. Sospetto contagio anche del terzino del Manchester City Benjamin Mendy e di tre giocatori del Leicester.

L’emergenza sanitaria da Coronavirus ha messo in ginocchio i campionati nazionali e tornei continentali di calcio. L’Uefa ha convocato una conferenza per martedì 17 marzo nella quale potrebbe essere deciso uno stop a tutte le competizioni e lo slittamento di Euro 2020. Ha deciso poi il rinvio di Juventus-Lione e Manchester City-Real Madrid, gare di ritorno di Champions League, a causa della quarantena imposta ai giocatori di Juventus e Real Madrid.

La confederazione calcistica sudamericana Conmebol ha annunciato il rinvio delle partite della Coppa Libertadores 2020, che avrebbero dovuto giocarsi tra il 15 e il 21 marzo, a causa della pandemia di Coronavirus. Niente qualificazioni mondiali in Sudamerica a fine mese. Lo annuncia la Fifa che, dopo aver consultato la Conmebol, ha deciso di far slittare a data da destinarsi le gare inizialmente in programma fra il 23 e il 31 marzo.

Intanto, sullo sport in italia arrivano dei chiarimenti dal Viminale. Gli spostamenti sono consentiti per “comprovate esigenze primarie non rinviabili” tra le quali: “approvvigionamento alimentare, gestione quotidiana degli animali domestici” e “per svolgere attività motoria e sportiva all’aperto, rispettando la distanza interpersonale di almeno un metro”. Lo ribadisce la nuova circolare del Viminale firmata dal capo di gabinetto Matteo Piantedosi, che fornisce l’interpretazione dell’ultimo Dpcm firmato da Conte.

Anche il golf si ferma per il Coronaviurs. Il Pga Tour ha annunciato, dopo il completamento del primo giro di The Players Championship senza tifosi presenti, la cancellazione del torneo che era in corso a Ponte Vedra Beach, Florida, e di tutti gli appuntamenti futuri fino al Valero Texas Open, che era in programma dal 2 al 5 aprile.

Per il basket, anche Eurolega e Fiba hanno annunciato la sospensione di tutte le manifestazioni europee. Si fermano dunque Eurolega, Eurocup, Champions League, Europe Cup e Eurolega donne.

Per quanto riguarda la Formula 1, a seguito del caso di positività al Covid-19 nel team McLaren, FIA e Formula 1 hanno deciso di non far disputare il Gran Premio d’Australia. Dopo la Cina, salta il debutto stagionale e ora ci sono dubbi anche su Bahrain e Vietnam.

Tra i tanti sport che si sono fermati a causa dell’emergenza Coronavirus, anche il rugby dice stop. Annullato in particolare l’imminente campionato Guinness PRO14, competizione a 15 per club tra squadre delle federazioni di Galles, Irlanda, Italia e Scozia e dal 2017 Sudafrica.

Le gare valide per la Coppa del Mondo di sci di fondo in programma a Canmore nel prossimo fine settimana sono state cancellate: le ultime gare della stagione dunque, sono le sprint, che sono state confermate, in programma sabato 14 e domenica 15, a Quebec City, sempre in Canada.

La diffusione ormai globale del Coronavirus ferma anche il tennis: l’ATP ha infatti annunciato una sospensione di sei settimane del tour professionale maschile che quindi ricalca lo stesso solco della precedente cancellazione degli Indian Wells. A saltare sono quindi il Miami Open, il torneo di Houston, il Grand Prix Hassan II a Marrakech, il Rolex Monte-Carlo Masters, l’Open Banc Sabadell di Barcellona e l’Open di Budapest.

Anche il basket svizzero si arrende al Coronavirus. Swiss Basketball ha deciso di mettere fine ai campionati di Lna e Lnb maschili e femminili, nonché alla Coppa Svizzera. Il titolo nazionale non verrà assegnato.

L’emergenza Coronavirus scuote il mondo dello sport anche dall’altro lato dell’Atlantico, e dopo la sospensione del campionato NBA sono arrivate misure drastiche anche per quanto riguarda la MLB di baseball. La Lega americana, infatti, ha deciso di terminare qui le partite di spring training, posticipando anche il via della regular season di due settimane, con conseguente modifica del calendario. A slittare, tuttavia, non sarà solo il campionato, poichè la MLB gestisce anche il World Baseball Classic, che tra il 13 ed il 25 marzo avrebbe visto disputarsi le qualificazioni del torneo 2021. Avrebbe, per l’appunto, dato che anche questi due eventi, in programma a Tucson, Arizona, sono stati posticipati.

La Major League Soccer (MLS) ha sospeso le partite per i prossimi 30 giorni, la United States Soccer Federation, nel frattempo, ha annullato anche tutte le partite delle nazionali maschile e femminile in programma a marzo e aprile.

Il Coronavirus ha stravolto anche il regolare svolgimento degli show WWE. La compagnia di Stamford non blocca i propri eventi, come avvenuto per altri sport statunitensi come l’NBA, ma attua una sorta di misura a ‘porte chiuse’. Lo show di SmackDown previsto il 13 marzo a Detroit è stato infatti spostato al Performance Center di Orlando, Florida.

In America, si ferma anche l’NHL, il massimo campionato di hockey su ghiaccio. La National Hockey Leahue ha seguito l’esempio della NBA e della MSL e ha sospeso a data da destinarsi tute le gare della regular season.

“In questo momento lo sport ha l’obbligo di fermarsi”. Questo il pensiero di Giovanni Malagò in merito ai provvedimenti da prendere per arginare l’emergenza del coronavirus. Il presidente del Coni ha detto espresso la propria opinione in un’intervista rilasciata al portale gianlucadimarzio.com: “Poi in molti, a livello internazionale, ci hanno seguito, altri invece hanno adottato strategie differenti. Non possiamo imporre, ovviamente, regole agli organi sovranazionali, ma la situazione, e non solo in Italia, è talmente grave che, crediamo, per quanto è di nostra competenza, non si possa fare a meno di fermare tutto. Posso dire che sono rimasto stupito del fatto che non si sia ancora deciso di fermare le varie Coppe, ma ripeto, non è un argomento su cui posso avere delle competenze dirette. Capisco che ci siano degli interessi, economici e sociali, ma la salute è un bene primario e deve essere messo al primo posto. Tutti i presidenti dei club, verso i quali peraltro nutro grande stima, devono ragionare in termini generali e non personalistici. Serve la massima unità per uscire da questa situazione. Vorrei dire che lo sport tutto, con tutte le nostre peculiarità, un po’ anche a pezzi e bocconi, ha avuto una presa di posizione che credo possa far onore al Paese. E mi stupirei se anche all’estero non si addivenisse a ciò”, ha aggiunto. Il Ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, ha scritto invece al presidente di turno del Consiglio dei ministri dell’Unione Europea per il settore sport, Tomislav Druzac, per chiedere un coordinamento degli Stati membri in modo da tenere una posizione unica con Uefa e Fifa in merito alle prossime competizioni sportive. cdn/AGIMEG