“Il lockdown delle attività produttive ha amplificato le preoccupazioni e i disagi derivanti dall’emergenza sanitaria generando un crollo della produzione pressocchè totale in alcuni settori. Si tratta di una crisi senza precedenti. Micro e piccole imprese sono provate dalla sospensione dell’attività e dalla pesante riduzione di domanda interna ed estera con una significativa riduzione delle imprese. Con questo scenario l’economia non sarà più quella che siamo abituati a conoscere. Cambiano stili di vita e consumo, il modo di fruire gli spazi, di vivere il tempo libero, il bisogno più importante è la necessità di sicurezza. Le Camere di Commercio dovranno rassicurare le proprie comunità di riferimento. Si modificherà l’organizzazione delle filiere globali. L’economia post Covid avrà una più marcata caratterizzazione digitale. La presa della criminalità organizzata è un pericolo mortale per l’economia che va scongiurato. UnionCamere ha istituito una Taskforce Covid-19 che ha istituito un sistema camerale per le emergenze. La prima linea riguarda la liquidità e il credito, la prima necessità per le imprese. E’ essenziale che le risorse vengano messe a disposizione nel più breve tempo possibile. La seconda linea riguarda il supporto alle imprese per la digitalizzazione, poi il supporto alle imprese che lavorano con l’estero. Quarta linea il turismo. La quinta ed ultima azione riguarda il supporto per la ripartenza. Si dovrà far fronte all’indebitamento che graverà sulle imprese, bisognerà sostenerle”. E’ quanto ha detto al Senato Andrea Prete, vice presidente vicario UnionCamere, nell’ambito dell’affare assegnato n. 445 (iniziative di sostegno ai comparti dell’industria, del commercio e del turismo nell’ambito della congiuntura economica conseguente all’emergenza da COVID-19). cdn/AGIMEG