Sembrano non lasciare dubbi gli ultimi sondaggi sulle intenzioni di voto degli italiani a circa due mesi dalle prossime elezioni.
Con la caduta del governo Draghi, le ultime rilevazioni indicano il centro-destra nettamente favorito per guidare il prossimo governo. Ecco un confronto tra i sondaggi più recenti:
Partiti/Sondaggi | Termometro politico | Tecnè | Supermedia YouTrend |
Fratelli d’Italia |
23,7% |
23,5% |
22,8% |
PD |
22,7% |
23,1% |
22,1% |
Lega |
15,4% |
14,6% |
14,4% |
M5S |
11,9% |
9,4% |
10,8% |
Forza Italia |
7,6% |
10,6% |
8,4% |
Azione/+Europa |
4,3% |
4,9% |
4,9% |
Italia Viva |
2,5% |
2,8% |
2,7% |
Da questi sondaggi emerge un sostanziale equilibrio dei dati, con le sole eccezioni di Forza Italia e Movimento 5 Stelle che presentano degli spostamenti percentuali più rivelanti, frutto principalmente della grande confusione che regna nei due partiti.
YouTrend e Cattaneo Zanetto & Co hanno condotto una simulazione elettorale con tre scenari. Quello che emerge da questa simulazione è che solo una larghissima alleanza composta da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana, Verdi, Azione/+Europa e Italia Viva potrebbe rendere più difficile la formazione di un esecutivo di centro-destra.
Scenari possibili
Il primo scenario, secondo quanto riportato da SkyTg24, prevede che il PD si presenti alle elezioni insieme al M5S ed alla lista unitaria di Sinistra Italiana e Verdi, senza quindi un’alleanza con i partiti di centro (Azione/+Europa e Italia Viva).
In questo caso il centro-destra avrebbe 221 seggi su 400 alla Camera e 108 su 200 al Senato, ottenendo così la maggioranza assoluta per governare in entrambi i rami del Parlamento.
Il secondo scenario prevede il centro-sinistra composto da PD, Sinistra/Verdi, Azione/+Europa e Italia Viva, ma senza il M5S. In questo caso la maggioranza del centro-destra sarebbe ancora più ampia con 240 seggi alla Camera e 122 al Senato.
La spaccatura dell’asse giallo-rosso porterebbe infatti il centro-destra a vincere in gran parte dei collegi uninominali.
Il terzo scenario è quello che prevede la più larga alleanza del PD, M5S, Sinistra/Verdi, Azione/+Europa e Italia Viva. In questo caso il centro-destra avrebbe una maggioranza risicata alla Camera, con 202 seggi su 400, mentre al Senato avrebbe “solo” 99 seggi su 200, contro i 94 della larga alleanza del centro-sinistra. sb/AGIMEG