“Siamo a inizio dicembre e fare previsioni di lungo periodo è assai complesso, ma con questi numeri, raggiunti grazie a sacrificio di tanti cittadini che rispettano le regole, dei ristoranti, dei bar, degli esercizi commerciali, ci saremmo aspettati un decreto legge che consentisse una maggiore mobilità, esclusivamente laddove le condizioni sanitarie lo permettono. Vi è una disparità evidente tra coloro che, ad esempio, vivono nella grande Genova, che possono spostarsi tra Voltri e Nervi, andare a fare due passi nel verde sulle alture e accedere a bar, ristoranti, pasticcerie incontrando anche parenti e congiunti, e chi vive, invece, in un piccolo comune del nostro entroterra, magari anche a poche centinaia metri da un altro Comune dove vive un familiare. C’è un’evidente disparità di trattamento che il governo purtroppo non ha saputo sanare”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti.
“Il decreto è in Gazzetta e se andasse in conversione parlamentare prima delle feste proveremo a modificarlo insieme a molte forze politiche del Paese. Capisco le responsabilità che gravano sul governo, ma in questo caso credo che l’impostazione sia molto sbagliata. Abbiamo accettato la ‘territorializzazione’ del rischio, chiedendo che venisse istituita una fascia ‘bianca’ dove poter affievolire i vincoli per Natale per andare a stringerli nuovamente dopo le feste, quando negozianti, bar, pasticcerie avessero fatto un po’ di incasso per poter sopravvivere. Governo ha invece deciso per una mobilità completamente bloccata, anche tra comune e comune. Credo si perda l’occasione di dare respiro alle nostre famiglie e fiato alla nostra economia senza produrre danni alla curva epidemiologica, se saranno rispettati tutti i protocolli di sicurezza. Speriamo – ha concluso – di poter mitigare il quadro in qualche modo nei prossimi giorni”. lp/AGIMEG