Un “buco” nei Dpcm apre la strada ai ristoranti: aperti anche in zona rossa se trasformati in “mense”

Nel Dpcm firmato dal premier Draghi si indica che: “mense e catering possono continuare a svolgere la propria attività in maniera continuativa su base contrattuale”. In pratica tale attività è consentita, a prescindere dal colore della regione, a patto che siano rispettate la distanza di sicurezza e le eventuali linee guida locali. Insomma ad un ristorante basta stipulare un contratto con una azienda che ha bisogno di far mangiare i propri dipendenti , per trasformarsi in mensa e continuare a lavorare in zona arancione o rossa. Il caso più eclatante, riporta il Fatto Quotidiano citando la Stampa, è andato in scena durante il Festival di Sanremo: i ristoranti della cittadina ligure sono rimasti aperti a oltranza, anche a cena e ben oltre l’orario del coprifuoco in vigore in tutta Italia, per far mangiare tecnici e giornalisti della Rai ma anche dipendenti delle case discografiche. Il tutto con regolare contratto mensa. Secondo la Fipe, a fine gennaio in provincia di Treviso un ristorante su quattro si è convertito in mensa. In Lombardia la scelta ha preso piede finora soprattutto a Milano, nei centri dirigenziali. Casi analoghi anche in Veneto ed Emilia Romagna. es/AGIMEG