Dossier Rendiconto 2021-Assestamento 2022: “Aumento delle imposte indirette per 10,1 miliardi di euro collegato all’incremento dell’Iva e delle entrate derivanti dal Preu”

“Analizzando le principali imposte, si registra un aumento del gettito Irpef con accertamenti pari a 204.375 milioni (+0,8% rispetto alle previsioni definitive e +4,5% rispetto ai valori dell’esercizio 2020), mentre per l’IVA gli accertamenti ammontano a 163.937 milioni (+14,5% rispetto ai valori dell’esercizio 2020), incrementi dovuti in particolare alla componente di prelievo su scambi interni e su importazioni (come già evidenziato nel Bollettino delle entrate tributarie 2021 diffuso dal Dipartimento Finanze del MEF). Si registra una diminuzione del gettito Ires (-6,1%) che, come già evidenziato nel richiamato Bollettino delle entrate tributarie 2021, risente dell’andamento negativo dei versamenti in acconto e a saldo. Il settore dei giochi è complessivamente in incremento, con un aumento del 26% delle relative entrate, ma con una diminuzione del 1,8% con riferimento al gettito delle imposte gravanti sui giochi medesimi”. E’ quanto si legge nel Dossier del Servizio Studi e del Servizio di Bilancio sul Rendiconto 2021-Assestamento 2022.

“Le variazioni di bilancio proposte con il presente provvedimento di assestamento, insieme a quelle apportate nel periodo compreso tra il 1° gennaio e 31 maggio con atti amministrativi, ed unitamente agli effetti finanziari dei provvedimenti legislativi i cui atti amministrativi si sono perfezionati successivamente, quali il decreto-legge n. 4/2022 (cosiddetto «decreto-legge Sostegni-ter») e il decreto- legge n. 14/2022 («crisi in Ucraina»), definiscono le previsioni assestate per il 2022. La relazione al disegno di legge di assestamento per il 2022 (A.C. 3676) evidenzia come, in termini di competenza, le variazioni proposte con il disegno di legge di assestamento determinino un miglioramento del saldo netto da finanziare (corrispondente alla differenza tra entrate finali e spese finali) rispetto alle previsioni iniziali della legge di bilancio. Il saldo si attesta ad un valore di -162,5 miliardi rispetto ad una previsione iniziale di -201,7 miliardi risultante dalla legge di bilancio. Il miglioramento di oltre 39 miliardi del saldo netto da finanziare rispetto alle previsioni iniziali, in termini di competenza, è dovuto per 41 miliardi di euro alle variazioni proposte dal disegno di legge di assestamento in esame, in parte compensate dalle variazioni negative determinate per atto amministrativo, per un valore di -1,8 miliardi. Nel complesso al miglioramento del dato assestato del saldo netto concorrono: § l’aumento delle entrate per complessivi 49,3 miliardi di euro, dovuta per 10,5 miliardi alle variazioni per atto amministrativo e per 38,8 miliardi alle variazioni proposte dal disegno di legge di assestamento, che interessa principalmente le entrate tributarie, per circa 25,7 miliardi. L’incremento complessivo del gettito di competenza atteso delle entrate tributarie, deriva dall’aumento delle imposte dirette per 15,6 miliardi di euro, collegato ad una previsione più favorevole di tutti i principali tributi, e dall’aumento delle imposte indirette per 10,1 miliardi di euro, collegato all’incremento dell’Iva, in particolare sugli scambi interni e sulle importazioni, e delle entrate derivanti dal prelievo erariale sugli apparecchi e congegni di gioco (cfr. § successivi); § l’aumento delle spese finali rispetto alle previsioni di bilancio, di 10,1 miliardi di euro, interamente determinato dalle variazioni per atto amministrativo (+12,4 miliardi), cui si aggiunge la proposta di assestamento di riduzione delle spese finali per quasi -2,3 miliardi. Sulla proposta di assestamento incide la riduzione della spesa per interessi per circa -2,7 miliardi e della spesa in conto capitale per circa -880 milioni, compensata dalla proposta di incremento della spesa corrente primaria (+1,3 miliardi)”, aggiunge.

“Le entrate tributarie recepiscono principalmente l’adeguamento alle stime del DEF 2022, con un incremento di 25,7 miliardi di euro, per la competenza. Nel complesso, rispetto alle previsioni iniziali, si registra un aumento delle imposte dirette, per 15,6 miliardi di euro, collegato ad una previsione più favorevole di tutti i principali tributi, in particolare delle ritenute Irpef sui redditi da lavoro dipendente, dell’autoliquidazione Ires, dell’imposta sostitutiva per la rideterminazione dei valori di acquisto di partecipazioni non negoziate nei mercati regolamentati e delle imposte sostitutive sulle plusvalenze e sui fondi pensione, e delle imposte indirette, per 10,1 miliardi di euro, collegato all’incremento dell’Iva, in particolare sugli scambi interni e sulle importazioni, e delle entrate derivanti dal prelievo erariale sugli apparecchi e congegni di gioco”, continua.

“Per quanto riguarda le principali variazioni proposte per le entrate tributarie con il disegno di legge di assestamento, aggiornate in coerenza con il quadro macroeconomico illustrato nel DEF 2022 nonché con le più recenti informazioni sugli andamenti effettivi del gettito, esse indicano un incremento complessivo del gettito di competenza, atteso in misura pari a 25.719 milioni di euro, derivante dall’aumento delle imposte dirette per 15.637 milioni, collegato ad una previsione più favorevole di tutti i principali tributi, in particolare delle ritenute Irpef sui redditi da lavoro dipendente, dell’autoliquidazione Ires, dell’imposta sostitutiva per la rideterminazione dei valori di acquisto di partecipazioni non negoziate nei mercati regolamentati e delle imposte sostitutive sulle plusvalenze e sui fondi pensione, nonché dall’aumento delle imposte indirette per 10.081 milioni, collegato all’incremento dell’Iva, in particolare sugli scambi interni e sulle importazioni, e delle entrate derivanti dal prelievo erariale sugli apparecchi e congegni di gioco. In termini di cassa, le minori riscossioni da ruolo riducono marginalmente l’aumento atteso, che si dovrebbe attestare sui 25.398 milioni. Rispetto allo scenario tendenziale del DEF 2022, il provvedimento di assestamento tiene conto, altresì, di un peggioramento per le entrate tributarie derivanti dall’attività di accertamento e controllo, risultante dal monitoraggio dei dati effettivi di gettito acquisiti nei primi mesi nell’esercizio: la riduzione netta, che opera anche in termini di indebitamento netto, è di 200 milioni e incide, prevalentemente, sui versamenti Ires dovuti a seguito del controllo automatizzato e formale delle dichiarazioni”, continua. cdn/AGIMEG