Ristori, cartelle, ma anche piano vaccini, blocco dei licenziamenti e fondi per il turismo nel decreto Sostegno 2021. Questi i contenuti di una bozza al centro del confronto di oggi tra governo e maggioranza. Nel dettaglio, previsto in bozza il rialzo delle percentuali per calcolare i nuovi ristori: l’indennizzo a fondo perduto del costo complessivo di 11 miliardi verrà infatti parametrato sulla media della perdita mensile tra annualità 2019 e 2020, risarcendo dal 60% al 20% per fasce fino a 10 milioni di fatturato – riporta l’Adnkronos – il decreto stanzia inoltre 600 milioni per il fondo ‘Montagna’ e 1,5 mld per rafforzare il fondo per gli autonomi e liberi professionisti previsto in legge di bilancio.
Secondo la bozza del dl si va verso uno stanziamento di oltre 4 miliardi per il piano vaccini. Nella lista degli stanziamenti anche 700 milioni per l’acquisto di nuovi vaccini, 400 milioni per il trasporto e la logistica, 200 milioni per la produzione di vaccini in Italia, 1 miliardo per la struttura commissariale e 50 milioni per ospedali Covid. Tra gli altri fondi previsti dal decreto atteso domani in Consiglio dei ministri, 300 milioni per la scuola, 130 milioni corpo polizia e 60 milioni per i test nel mondo sportivo.
E ancora, la rimodulazione della notifica delle cartelle esattoriali interesserà anche le persone fisiche e verrebbe spalmata nell’arco di 2 anni: costo dell’operazione 1,3 miliardi, spiega la bozza. Il nodo del saldo e stralcio del magazzino dei debiti inesigibili resta ancora sul tavolo: l’ultima bozza stanzia 1 miliardo di euro per l’operazione confermando la cancellazione delle cartelle pre-2015 inferiori a 5mila euro.
Nella bozza presente anche la proroga del blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno per la Cig ordinaria; sblocco selettivo fino a fine anno – magari accompagnato dalla Cig Covd – per i lavoratori non coperti da protezioni in attesa della riforma degli ammortizzatori sociali. Il decreto stanzia inoltre 400 milioni per il fondo occupazione. Inoltre tra le altre voci di spesa, si destinano 170 milioni ad un fondo per il trasporto aereo; 1,5 mld per i lavoratori stagionali, con un’indennità pari a 2.400 euro forfettari. Viene inoltre rifinanziato il Reddito di cittadinanza con 1 miliardi in più dovuto ad un ampliamento della platea. Viene estesa anche la platea del Reddito di emergenza inserendo 1/12 dell’affitto pagato nel limite per cui lo si recepisce per 3 mesi. Possibile la stessa disposizione anche per chi è in scadenza Naspi. Infine si profila la proroga a fine anno del contratto dei navigator previsti dall’Agenzia per le politiche attive del Lavoro, Anpal.
In arrivo quasi un miliardo di euro complessivi a sostegno di musei, attività site nei centri storici, ma anche fiere e catering, tra le altre. Nel dettaglio sarebbero in arrivo 400 milioni fondo musei ed altri 100 per il comparto del turismo. Il dl prevede inoltre la destinazione di 100 milioni di euro al settore delle fiere e congressuale; 100 milioni a sostegno del commercio nei centri storici; 150 milioni per il comparto delle fiere internazionali e 100 milioni per il settore del catering, messo in ginocchio per le restrizioni dei lockdown. Sul tavolo anche una proposta destinare 100 mln di euro per il terzo settore e altri 100 mln per i lavoratori fragili.
Restano aperti sul tavolo della maggioranza e del governo i nodi della proroga del blocco dei licenziamenti e della pulizia del magazzino delle cartelle esattoriali inesigibili. A quanto apprende l’Adnkronos, alla riunione con il ministro dell’Economia e la maggioranza non è stato sciolto l’impasse sulle due delicate questioni. La sintesi verrebbe a questo punto trovata in un pre-Consiglio dei ministri o addirittura direttamente in Cdm, atteso per domani. Nel corso della riunione ‘da remoto’ di circa 3 ore, i partiti hanno esposto le loro posizioni e formulato proposte sia sul tema di accompagnare lo stop al divieto di licenziamenti sia sul tema della soglia delle cartelle da condonare per snellire il maxi-magazzino fiscale dei debiti inesigibili ma le posizioni restano lontane.
Si prevedono tre letture in Parlamento per l’iter di approvazione del decreto Sostegni. E’ questo, secondo quanto apprende l’Adnkronos, un punto di consenso raggiunto alla riunione tra il ministro dell’Economia Daniele Franco e gli esponenti della maggioranza.
L’iter del dl partirà dal Senato con due letture piene dunque delle Camere, il tutto concordando un tetto agli emendamenti per evitare sessioni-fiume. Le risorse per le modifiche sarebbero pari a circa 500 milioni.
Alla riunione sarebbero rimasti aperti i nodi legati alla pulizia del magazzino fiscale e quello del coordinamento del Reddito di emergenza e della Naspi in vista dello stop del blocco dei licenziamenti e in attesa della riforma degli ammortizzatori sociali. lp/AGIMEG