Su questa vicenda bisogna che si faccia una discussione seria perché non è attraverso una buona regolazione di questo fenomeno che si risolve il problema del sostegno anche a filoni di criminalità organizzata; non attraverso una buona gestione di questo capitolo, ma attraverso il superamento di questo capitolo e una riduzione fortissima dell’utilizzo che lo Stato fa del gioco d’azzardo per ottenere proventi di natura finanziaria per sostenere le spese della macchina pubblica”. Lo ha detto, intervenendo in Aula, il senatore di Sel Luciano Uras, aggiungendo che “non convince neppure l’idea che si possa, attraverso una trattativa con i detentori dei grandi profitti che il gioco d’azzardo garantisce, destinare una quota parte, ovviamente minima, di quanto viene rastrellato dalle tasche dei cittadini con questo tipo di attività ai fenomeni patologici che derivano dalla frequenza delle sale, perché esiste attraverso il processo di accesso del gioco ufficiale l’arrivo al gioco d’azzardo clandestino. E non vi sono tavoli di trattativa con quel tipo fenomeno; non vi sono tavoli di trattativa possibile con quel tipo di soggetti. Credo che il Governo si debba porre il problema di come complessivamente sta incominciando a pesare l’utilizzo di queste forme di acquisizione di risorse pubbliche. Noi l’abbiamo già fatto anche in quest’Aula: siamo già andati alla discussione di ordini del giorno e di mozioni, e ne abbiamo votate alcune particolarmente stringenti, talmente stringenti che anche chi rappresentava il Governo in quelle occasioni si è trovato a manifestare anche pubblicamente la contrarietà con quegli esiti”. Uras ha sottolineato la necessità di “predisporre un’iniziativa legislativa organica, e tale iniziativa non può che avere l’obiettivo di superare questa forma di finanziamento dello Stato. Quella proposta di legge organica non può che avere l’obiettivo di cancellare ogni fenomeno di gioco clandestino. Del resto, in questi giorni, colleghi, si parla ancora una volta delle scommesse clandestine nel gioco del calcio. È ancora in questi giorni che si parla in modo pubblico dell’intervento della magistratura su questo filone del gioco clandestino, e non è l’unico filone che continua a sopravvivere. L’ordine del giorno è veramente debole. Lo sottolineo perché avevo la volontà di sostenerlo per dire: stiamo facendo una cosa sbagliata, ma vediamo se riusciamo a fare una cosa almeno un po’ giusta. Ma è veramente debole questo ordine del giorno. Quindi per noi è insostenibile, perché ha ragione chi dice che registra un passo indietro rispetto a una discussione e a un voto che quest’Aula ha già espresso su questa materia”. lp/AGIMEG