DL Rilancio, Zingaretti (segr. PD): “Governo ha messo in campo 55 miliardi per imprese, lavoratori e famiglie”. Meloni (FdI): “Conte non dovrebbe raccontarci quante risorse spenderà, ma quando arriveranno a famiglie e imprese”

“Ora è tempo di rimettere in moto l’Italia. Sicurezza e rilancio sono le nostre parole d’ordine. Con questo decreto il Governo ha messo in campo 55 miliardi per imprese, lavoratori e famiglie. Il più grande investimento sull’università, sulla salute, incentivi green, aiuti per non lasciare sole le persone e le imprese. Risorse senza precedenti nella storia della Repubblica. Ora due priorità: soldi in tasca e massima semplificazione. Gli italiani vogliono soluzioni”. E’ quanto ha detto il segretario del Pd Nicola Zingaretti. “Assistenzialismo, burocrazia, statalismo e pochi soldi a pioggia, senza un’idea di sviluppo del Paese e con imprese, Partite Iva, Comuni e produttori da mungere. Da due mesi gli italiani ascoltano le promesse del governo in diretta sul tg1, con risultati nulli. La pazienza è finita. Cassa integrazione non pagata, 600 euro negati, soldi in banca per commercianti e imprenditori mai visti, poco o niente per le famiglie, silenzio sulla scuola”, ha invece affermato il leader della Lega, Matteo Salvini. ” Le proposte della Lega? Cassa integrazione automatica senza intervento dei sindacati, non debiti ma aiuti a fondo perduto per le imprese, anche grazie alla rottamazione di 8 milioni di cartelle esattoriali, taglio della burocrazia e del Codice degli Appalti, con pace fiscale e pace edilizia, poteri speciali ai Sindaci per appalti e opere pubbliche. Niente. La nostra volontà di collaborare per risolvere i problemi rimane, ma anche per questo decreto di centinaia di pagine non siamo stati ascoltati o coinvolti”, ha aggiunto. “Il Parlamento ha autorizzato il Governo a spendere in deficit 80 miliardi per fronteggiare l’emergenza. Conte non dovrebbe raccontarci quante risorse spenderà, ma quando arriveranno a famiglie e imprese”, ha sottolineato la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. cdn/AGIMEG