“C’è bisogno di fare di più e meglio sia per gli ingenti danni che l’emergenza ha provocato alle imprese sia per i danni sociali che la perdita di aziende del commercio, del turismo e della ristorazione potrebbe portare come aumento del disagio sociale”. E’ il giudizio sul Dl Rilancio del vicepresidente di Confcommercio, Lino Enrico Stoppani, in un’audizione alla commissione Bilancio della Camera. Stoppani ha aperto il suo intervento sottolineando l’apprezzamento per la soppressione delle clausole di salvaguardia Iva e accise, indicando poi che “è il tempo di un progetto di rilancio che agisca sia sulle emergenze sia sulle fragilità strutturali di lungo corso del nostro Paese”. In particolare, per Confcommercio, è necessario “evitare che il fardello dei debiti diventi il macigno dei debiti rafforzando gli interventi a fondo perduto a titolo di ristoro dei danni subiti dalle imprese”, estendendo il riferimento oltre al fatturato del solo mese di aprile e includendo anche i professionisti. cdn/AGIMEG