“Alcune categorie devono essere state più brave, o per un fatto relazionale o di consistenza e sono riuscite a calamitare l’attenzione del Governo, cosa non riuscita al settore del gioco. Io queste differenze peraltro le ho notate anche nel settore dello sport. L’impiantistica sportiva italiana per quel che riguarda la diffusione è comunque riconducibile agli impianti di calcio e calcetto. Ci sono state tante voci che non hanno saputo consorziarsi e far presente che i campi di calcio e calcetto sono uguali in termini di interesse, se non maggiori per diffusione, rispetto agli altri dei quali invece si è parlato tantissimo, come il fitness e le piscine. Ma come sono stati i risultati? Uguali per tutti. Mi auguro che se dovessero ripartire il calcio e molti altri settori dello sport si rimetta in modo tutta la macchina che riguarda anche le sale scommesse. Per la sfera sportiva c’è un sistema che è ai box di partenza, dovremmo esserci: la curva del contagio sta calando, la prudenza non è mai troppa, ma diciamo che i rischi non possono essere eliminati completamente, ma l’attività deve essere ripresa perché la penalizzazione che ne deriverebbe sarebbe enorme”. E’ quanto ha detto ad Agimeg il senatore della Lega Salvini-Premier Claudio Barbaro – “Con incontri come quello di oggi con Agimeg, sta iniziando a crescere la sensibilizzazione e mi auguro che in Parlamento si possa tradurre in alcuni effetti anche nell’ambito della conversione delle leggi che in questo momento dovranno arrivare in Parlamento, come il DL Rilancio e che potranno ridare linfa e ossigeno a un settore che obiettivamente è stato penalizzato, se non altro in termini di attenzione”. “Sono d’accordo che la tassazione sulle scommesse sia un controsenso. Tenete presente che l’attuale maggioranza sta andando avanti come un treno e ad oggi non è stato permesso all’opposizione di modificare, se non una parte ordinamentale, ossia non riconducibile ad esigenze di spesa, tutti i provvedimenti che sono arrivati in Parlamento. Non c’è stata collaborazione. Noi oltre che denunciare situazioni che a volte rasentano l’assurdità non possiamo andare, fermo restando che a breve la situazione degenererà totalmente. Sto cercando con i miei colleghi e i leader del centro-destra di spingere, perché in una fase emergenziale come quella che stiamo vivendo non esista più maggioranza e opposizione. Il Paese deve andare in una direzione ben precisa che è quella dell’interesse di tutti gli italiani. Ma purtroppo la forza politica in Parlamento dei Cinque Stelle non sente ragioni, è talebana in tutte le direzioni e si oppone a qualsiasi tentativo di dialogo. E’ aberrante dal punto di vista politico, perché i Cinque Stelle stanno cercando di frenare una discesa verso il precipizio e sta ostacolando qualsiasi discorso di condivisione di un percorso che oggi più che mai dovrebbe esserlo. La tassa sulle scommesse oltre ad essere vessatoria è illogica. Ma purtroppo questa è la realtà. Per quanto ci riguarda, io non credo che esista una posizione della Lega perentoria sul tema, ma è pur vero che probabilmente la posizione della Lega nei confronti del gioco è critica. Ma io sono abituato per mia cultura politica a lottare il sistema all’interno del sistema. Non esiste una posizione ufficiale della Lega. Posso però rendermi parte dirigente per cercare di cambiare la situazione perché ritengo che le vostre istanze siano sacrosante e legittime. Per quel che riguarda un percorso anche culturale all’interno di un partito mi posso rendere disponibile a verificare se c’è stato un corto circuito e come rimuoverlo. Mi sono occupato delle vostre istanze perché in campagna elettorale il territorio campano mi ha presentato alcune dinamiche del vostro mondo. Mi sono confrontato anche con altri colleghi, poi siamo stati travolti. Do’ la mia piena disponibilità per capire se all’interno della Lega c’è una visione che non corrisponde a realtà”, ha continuato. “La democrazia è una cosa bellissima, ma ha consentito al M5S in due anni di fare e disfare tutto. Sono problemi riconducibili alle scelte che i cittadini esercitano attraverso il voto, hanno scelto, a mio avviso, male. Hanno dato ai possessori del verbo di poter esprimere attraverso le loro capacità di poter governare il Paese, ma hanno fallito in tutte le direzioni possibili. Dobbiamo tornare al voto il prima possibile, con lo stesso sistema con cui si è data la possibilità ai Cinque Stelle di esprimersi sotto il profilo governativo deve essere data la possibilità al centro-destra o al centro-sinistra di poter tornare al Governo del Paese. Tutti tranne il M5S che ha dimostrato di essere uno scherzo della democrazia. Il centro-destra è unito, rappresenta momenti, anime, storie, culture diverse. Nel momento in cui queste riescono a fondersi si ottiene il risultato di una coalizione compatta. Voglio puntualizzare una cosa sulla sport. Parto dalla mia formazione come uomo di sport e dall’essere figlio di un appassionato di Totocalcio. Mio padre comprava il settimanale Totocalcio il mercoledì ed iniziava a studiare la schedina, in funzione di infortunati e di una serie di aspetti che si erano verificati durante la partita la domenica precedente riusciva ad impostare la schedina per la domenica successiva, quando la schedina non aveva il Campionato spezzatino ed era un divertimento per gli italiani e qualcosa di bello per la possibilità di andare a scommettere in un sistema apprezzato in tutto il Paese. Il Totocalcio faceva parte del patrimonio culturale del Paese e finanziava tutto lo sport italiano. Era un aggancio al Coni e a tutto il sistema sportivo. Sparito il Totocalcio è sparita qualsiasi forma di mutualità intorno al sistema sportivo. Ho guardato con un pizzico di attenzione al fatto che lo Stato per andare ad individuare un modo, senza toccare il bilancio, con una nuova tassa, per risolvere i problemi che ruotano intorno allo sport italiano. La richiesta era partita dal calcio, ma è stata di fatto raccolta e trasferita nel Decreto Rilancio a tutto il mondo dello sport. Elemento interessante è il ritorno alla mutualità. Sono convinto che il mondo dello sport produce al proprio interno una ricchezza enorme che è soltanto legata ad alcuni aspetti in termini di equità. Per quel che riguarda il prelievo relativo al mondo delle scommesse, credo che questo dovrebbe essere a carico degli scommettitori, che è la parte più forte del sistema, se deve esserci o comunque nella peggiore delle ipotesi, deve essere diviso a metà tra Stato e organizzazioni. Credo che un emendamento in questa direzione potrebbe risolvere il problema relativo a una tassazione iniqua. Mi rendo conto che tornare alla mutualità è un modo per non sensibilizzare lo Stato rispetto alle proprie responsabilità nel mondo dello sport. Quel circolo vizioso che è partito dal Totocalcio ed è arrivato ad oggi mettendo al centro dell’attenzione il sistema sportivo italiano, è un qualcosa che deve essere studiato per sapere se può essere ripristinato. A noi senatori verrà concesso un solo emendamento io sono disposto a giocarmelo per voi. Tutti gli italiani che soffrono in questo momento hanno in questo momento su me stesso una spalla su cui contare”, ha concluso. cdn/AGIMEG