Dl Imprese, previsto potenziamento risorse Adm per contrasto alle frodi ed attività di controllo per Lotteria degli scontrini e comparto giochi. Ecco l’ultima BOZZA

Norme per sostenere i titolari di partita Iva con sospensione dei versamenti, forme di cooperazione tra l’Agenzia delle entrate, l’Inps, l’Inail e gli altri enti previdenziali e assistenziali, proroga sospensione ritenute sui redditi di lavoro autonomo e sulle provvigioni inerenti rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione, di rappresentanza di commercio e di procacciamento d’affari, acconti di giugno, termini di consegna della Certificazione Unica 2020, agevolazioni prima casa, assistenza fiscale a distanza, cessione gratuita di farmaci ad uso compassionevole e potenziamento dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli sono alcuni dei capitoli interessati nel Dl Imprese presentato questa mattina al Consiglio dei Ministri e che Agimeg ha potuto visionare. Per quanto riguarda Adm, è previsto il potenziamento “per l’anno 2020 – si legge nel testo – al fine di consentire lo svolgimento di maggiori prestazioni lavorative articolate su turnazioni, in considerazione dei rilevanti impegni derivanti dall’incremento delle attività di controllo presso i porti, gli aeroporti e le dogane interne in relazione dall’emergenza sanitaria Covid19, le risorse variabili del Fondo risorse decentrate dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli sono incrementate di otto milioni di euro, a valere sui finanziamenti dell’Agenzia stessa, in deroga all’articolo 23, comma 2, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n.75. Alla compensazione degli effetti finanziari in termini di fabbisogno e indebitamento netto, pari a 4,12 milioni di euro per l’anno 2020, si provvede ai sensi dell’articolo 127. 2. L’articolo 70 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 è abrogato”. Nella Relazione illustrativa si legge che “la disposizione di cui al comma 1 reca misure finalizzate a incrementare le risorse per il salario accessorio del personale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, al fine di consentire lo svolgimento di maggiori prestazioni lavorative articolate su turnazioni in ragione del fatto che esso è chiamato a un grande sforzo per dare attuazione al rafforzamento delle attività di controllo presso i porti, gli aeroporti e le dogane interne in relazione all’emergenza sanitaria legata alla diffusione del “Coronavirus”, alla cosiddetta Brexit, nonché dell’azione di contrasto alle frodi in materia di accisa, nel settore dei carburanti e degli idrocarburi, dell’attività di accertamento e controllo connesse alla lotteria nazionale degli scontrini, nonché alle ulteriori attività previste dalla legge di bilancio in materia di giochi e, in ambito doganale. La parte prevalente delle risorse variabili destinate a finanziare il salario accessorio del personale è da tempo non utilizzabile a causa delle norme sul contenimento dei fondi della contrattazione integrativa succedutesi nel tempo (art. 9, comma 2-bis¸ del decreto legge 78 del 2010, art. 1, comma 236, della legge 208 del 2015 e, da ultimo, art. 23, comma 2, del decreto legislativo 75 del 2017). Ci si riferisce in particolare alle risorse variabili accertate e trasferite con decreto del Ministero vigilante ai sensi dell’art. 3, comma 165, della legge 350 del 2003. Si tratta di importi consistenti che solo le Agenzie fiscali si trovano a non poter utilizzare per intero. E si tratta, in larga prevalenza, di somme derivanti dall’attività di controllo tributario svolta proprio dal personale delle Agenzie fiscali. A partire dall’anno 2012, delle somme trasferite a tale titolo per un importo medio annuo di 40 milioni di euro circa, oltre la metà sono rimaste inutilizzabili tanto da arrivare nel 2017 a disporre di un importo non attribuito al personale di circa 124 milioni di euro relativi agli ultimi sei anni. In tale contesto, la norma proposta intende introdurre una deroga a tali limiti, deroga giustificata dal particolare rilievo strategico dell’attività svolta dall’Agenzia. La misura prevede un incremento delle risorse certe e stabili del Fondo risorse decentrate. L’incremento sarà pari a 8 milioni di euro per l’anno 2020. Grazie a tale maggiore disponibilità sarebbe possibile incrementare le quote di salario accessorio destinate a tutto il personale. Le somme in questione deriverebbero da maggiori finanziamenti.
Con il comma 2 abroga la norma precedente recata dall’articolo 70 del decreto-legge n. 18 del 2020”.

Ecco il testo integrale dell’ultima bozza del Dl Imprese

lp/AGIMEG