La società di giochi, Sisal, si è rivolta al Consiglio di Stato per contestare la sentenza del Tar dell’Emilia-Romagna che aveva stabilito che il distanziometro adottato dall’amministrazione comunale di Modena non provocasse effetti espulsivi per gli esercizi di gioco.
I giudici del CdS hanno però ribaltato la sentenza sottolineando come “le ragioni dedotte dall’appellante siano idonee a fondare l’invocata tutela cautelare in quanto il provvedimento impugnato si traduce in un sostanziale effetto espulsivo dell’attività del gioco lecito dal territorio comunale, senza peraltro tenere conto della particolarità della vicenda, della situazione di emergenza e dell’applicazione dell’art. 103 del d.l. 18/2020”.
Quindi “ritenuto sussistente il pregiudizio grave ed irreparabile” il Consiglio di Stato “accoglie il ricorso sospende l’atto impugnato”. ac/AGIMEG