Il Consiglio di Stato deciderà tra oggi e domani se confermare o meno la sospensiva della sentenza sul distanziometro di Bolzano. Nelle scorse settimane, il Presidente della VI Sezione aveva sospeso con decreto la sentenza dello scorso marzo dopo aver ricevuto una serie di ricorsi con cui si chiedeva di revocare la pronuncia, oggi la questione è stata nuovamente discussa in pieno contraddittorio. Nelle sentenze di marzo, il giudice – dopo aver disposto una consulenza tecnica d’ufficio – affermò che il distanziometro di Bolzano non avesse un effetto espulsivo, dal momento che le sale avrebbero potuto trasferirsi in aree – ancorché ristrette – della Provincia. Inoltre, l’obiettivo dello strumento era di dissuadere dal gioco non i soggetti patologici – nei cui confronti non avrebbe avuto effetti significativi – ma quelli non a rischio, prevenendo in questo modo l’insorgere di dipendenze. Le sale hanno però obiettato che in alcuni Comuni, gli spazi residui – dopo l’applicazione del distanziometro – non sono idonei per l’apertura delle sale. Inoltre, sostengono che il giudice non abbia esaminato la questione del conflitto con le norme comunitarie: di fatto il distanziometro è una regola tecnica che incide sulla distribuzione di un servizio, e pertanto andrebbe notificato alla Commissione Europea per il necessario stand still. gr/AGIMEG