“Questa situazione si replicherà purtroppo anche in tutta la regione. Perciò abbiamo fatto formale richiesta alla Regione perché intervenga per scongiurare tale sorte ai lavoratori coinvolti. Ad oggi al tavolo ha partecipato solo Sisal, ma auspichiamo che anche le altre aziende si siedano al tavolo”. Così la Filcams-Cgil di Bologna ha chiesto di convocare un tavolo di salvaguardia poichè per effetto della legge regionale contro la ludopatia la Sisal si prepara a chiudere entro fine giugno due sale gioco in città perché non rispettano l’obbligo di 500 metri di distanza dai luoghi sensibili.
La Filcams sottolinea che “altre regioni, come il Piemonte e il Lazio, hanno modificato le loro leggi, introducendo il principio che tutte le sale già aperte prima dell’entrata in vigore delle normative possano restare operative” – riporta Il Resto del Carlino. cdn/AGIMEG