“Non ci sorprende che di fronte a considerazioni ragionevoli e condivisibili, qualche componente del M5S prenda le distanze. E non ci sorprende neanche che a farlo sia il solito senatore Endrizzi, accompagnato in questa ennesima boutade anche dall’onorevole Silvestri. Prendere le distanze dalla partecipazione del presidente della commissione Finanze, Carla Ruocco, collega di partito, all’assemblea di Sistema Gioco Italia, manifesta con marcata evidenza, come la battaglia ideologica dei pentastellati in materia di gioco pubblico si muova sul solco del radicalismo estremo e di una evidente e apodittica chiusura al dialogo.”
Lo sostiene il presidente nazionale Sapar, Domenico Distante alla luce delle dichiarazioni rilasciate dal senatore Endrizzi. “Alle regole fondamentali della democrazia e della partecipazione, Endrizzi preferisce la democrazia liquida degli iscritti in Rete, molto lontana dalla realtà dei fatti. È evidente che la sistematica distruzione del gioco legale in Italia da parte del M5S la si voglia far passare sotto le mentite spoglie del contrasto al dilagare della piaga dell’azzardo.
Così facendo si distrugge una parte sana dell’economia inasprendo gli operatori del settore ed esasperando situazioni in un quadro mistificatorio della realtà”. “Le contraddizioni in cui cade Endrizzi, il quale fa espresso riferimento al Contratto di Governo, sono un mix di sciocchezze quando parla di economia danneggiata a causa dell’espandersi dell’azzardo. Come dire che gli italiani non spendono perché dilapidano i loro patrimoni giocando. E cosa dire quando un senatore della Repubblica sostiene che il crollo della spesa sia attribuibile al gioco d’azzardo”. Allo stato attuale le misure di contrasto, più che fornire un quadro organico con i dovuti contrappesi al fine di arginare il GAP, si sono concretizzate esclusivamente attraverso l’inasprimento fiscale nei confronti degli operatori e dei gestori”. Al presidente della Commissione finanze Carla Ruocco – sottolinea Distante – non possiamo che manifestare la nostra totale solidarietà per il semplice fatto che la partecipazione ad un confronto di Confindustria Gioco vada nella direzione di un confronto costruttivo nel rispetto delle posizioni reciproche, soprattutto quando si rappresenta la necessità prevalente, questo il vero tema, di dare una regolamentazione definitiva al settore con regole chiare e condivise. Individuare punti di raccordo con le istituzioni nell’interesse collettivo, non avendo paura di affrontare il problema significa non mettere la testa sotto il tappeto. Ma Endrizzi, come abbiamo già detto in altre situazioni, preferisce la logica dello struzzo, forse avendo constatato che il suo governo, annuncia e poi non fa quello che promette di fare”. lp/AGIMEG