“Finalmente un giudice ha usato il buonsenso di andare in fondo al tema del distanziometro e capire che i provvedimenti regionali e comunali non fanno altro che espellere il gioco lecito dalle città”. E’ questo il commento a caldo rilasciato ad Agimeg da Domenico Distante, Presidente della Sapar, a seguito dell’ordinanza con cui è stato accolto il ricorso di una sala scommesse e Vlt di Lecce contro il distanziometro. Il Tar ha infatti affermato che, includendo anche le scuole private di danza tra i luoghi sensibili, la “legge regionale produce esiti ‘paralizzanti’ di un’attività economica lecita”. “E’ stato affermato dai giudici quello che da tempo diciamo ai vari Comuni, tra cui Lecce – ha detto Distante – ovvero di valutare la situazione degli operatori di gioco prima di emanare provvedimenti restrittivi. Ricordiamo sempre che c’è gente che ha investito del denaro in questo settore e che dalla sera alla mattina non può più aprire una sala perché troppo vicina a un luogo definito sensibile. E’ arrivato il momento in cui chi firma un provvedimento si prenda le proprie responsabilità: non si può continuare a danneggiare piccole e medie imprese in questo modo, impedendo loro di aprire un’attività e di assumere personale. Dove c’è gioco legale non ci sono mai problemi, ma se viene a mancare ecco comparire il gioco illegale gestito dalla criminalità e senza alcuna sicurezza per il giocatore”, ha concluso. lp/AGIMEG
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