Disegno di Legge su tutela della salute mentale: presentato emendamento M5S su contrasto dipendenza da gioco

La decima Commissione Affari sociali del Senato sta esaminando il disegno di legge ‘Disposizioni in materia di tutela della salute mentale‘. Sono stati presentati 339 emendamenti e 3 ordini del giorno riferiti al testo.

Il presente disegno di legge – ricordiamo -, predisposto in esito al confronto con numerosi professionisti del settore, mira a risistematizzare l’offerta dei servizi di salute mentale, puntando sulla valorizzazione dell’attività di prevenzione al fine di evitare che il disturbo mentale assuma il carattere della cronicità, nonché di assicurare alle persone affette da disagio e disturbo mentale l’accesso a una assistenza sanitaria e sociosanitaria che tenga conto delle loro specifiche esigenze, garantendo la tutela della loro sicurezza e incolumità, nonché quella dei loro familiari e di tutti i professionisti che operano nei servizi per la salute mentale. Per questi ultimi, il presente disegno di legge si propone di ridurre al minimo, se non eliminare, gli episodi di violenza di cui troppo spesso sono stati vittime, anche attraverso l’intervento tempestivo da parte delle autorità.

Una proposta emendativa presentata da alcuni esponenti del M5S inserisce misure di contrasto al gioco patologico tra le attività di cura dei Dipartimenti di salute mentale (DSM).

3.47
PIRRO, CASTELLONE, GUIDOLIN, MAZZELLA
Al comma 4, aggiungere, in fine, le seguenti parole: « e alla dipendenza da gioco d’azzardo patologico ».

Il presente comma diviene quindi: “Ogni DSM si dota di specifici percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali (PDTA). In relazione a particolari necessità, i DSM possono dotarsi di Unità operative (UO) o linee di attività specifiche e innovative per disturbi emergenti e di rilevanza epidemiologica, con particolare riferimento al disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) nelle diverse fasce d’età, ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA) e ai disturbi peripartum e alla dipendenza da gioco d’azzardo patologico. cdn/AGIMEG