Tar Lazio: mancato funzionamento del totalizzatore nazionale, MEF dovrà risarcire ippodromo Capannelle

Il MEF dovrà risarcire l’ippodromo delle Capannelle per il mancato funzionamento del totalizzatore nazionale nel giorno del Derby del 26 maggio 2002. E’ quanto ha stabilito il Tar Lazio (Sezione Seconda) accogliendo il ricorso della ricorrente Gestione Capannelle S.p.A., ora Hippogroup Roma Capannelle Spa – che gestisce l’omonimo ippodromo di Roma ed esercita la raccolta delle relative scommesse all’interno dello stesso – a seguito di un malfunzionamento del totalizzatore ippico nazionale che per un lasso di tempo ha reso impossibile la raccolta scommesse proprio mentre si disputava il derby. I giudici sottolineano come “la Sogei, incaricata del funzionamento del totalizzatore e della sua manutenzione, ha ammesso che vi è stato un errore nel software. Al fine di risolvere il problema si è eseguito un reset delle risorse del sistema. Tale malfunzionamento ha interessato l’intera rete nazionale, con tutti gli ippodromi e le agenzie ippiche. Quindi è evidente la sussistenza dell’inadempimento dovuto a problemi tecnici né, proprio per quanto rilevato, può neppure fondatamente sostenersi che tale malfunzionamento sia, anche solo in parte, imputabile alla Società ricorrente”.
In ordine alla quantificazione del danno, per il Tar “il criterio da seguire consiste nel raffronto tra i prelievi conseguiti dalla ricorrente dalle scommesse raccolte per il lasso di tempo interessato dal malfunzionamento in data 26.5.2002 e la media dei prelievi dalla stessa ottenuti dalle scommesse raccolte per gli anni 2001 e 2003 per la stessa tipologia di corsa. Il risarcimento sarà rappresentato dal quantum determinato dalla differenza tra la media suindicata e i prelievi in concreto percepiti il 26.5.2002 per la corsa in questione. Sulla somma così quantificata devono altresì computarsi rivalutazione ed interessi al tasso legale dal momento in cui si è verificato il danno al soddisfo”.
Non si ravvisa invece il dedotto danno all’immagine. “In primo luogo, trattandosi di malfunzionamento del totalizzatore nazionale che ha riguardato l’intera rete di raccolta di scommesse – evidenzia il Tar – nessuno specifico offuscamento nella propria immagine ha potuto subito l’ippodromo Capannelle. Inoltre, sulla base dei dati contabili allegati dall’interessata, non risulta provato alcun danno a tale titolo”. lp/AGIMEG