Di Maio: “Sono contro il gioco, non scommetto”. Salvini: “Distanziometro: canapa shop come le sale giochi”

Di Maio e Salvini non hanno dubbi: il primo è dichiaratamente contrario al gioco, per il secondo il distanziometro deve essere applicato ai negozi di cannabis come è stato fatto per le sale giochi.

Di Maio (min. Lavoro e Svil. Econ.): “Sono contro il gioco d’azzardo, non scommetto mai e non voglio dare il cattivo esempio”

“Su Roma ci siamo presi la responsabilità di metterla a posto. Ci giudicheranno i cittadini romani. Da qualche mese vediamo impianti dei rifiuti andare a fuoco, questo mette in difficoltà la gestione. Ma noi depositiamo le denunce in procura e facciamo del nostro meglio. Ho visto sempre i nostri sindaci cambiare passo dopo il terzo anno: perchè tagliavano le risorse inutili, le mettevano a gara e nel giro dei tre anni le gare partivano per sistemare i servizi pubblici. Un mandato dura 5 anni, poi potrete giudicare tutti, giudicherete il Movimento 5 Stelle e Virginia Raggi”. E’ quanto ha detto il vicepremiere ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio intervistato nella trasmissione Cartabianca in onda su Rai Tre. E alla domanda “Si sente di poter scommettere sul fatto che ci saranno dei cambiamenti importanti?”, Di Maio ha risposto: “Io sono contro il gioco d’azzardo, quindi non scommetto mai. Qualunque tipo di scommessa. Ho abolito la pubblicità del gioco d’azzardo con il Decreto Dignità e quindi non voglio dare cattivo esempio”. cdn/AGIMEG

Direttiva Viminale su “Canapa shop”, Salvini: “dovranno rispettare distanza di 500 metri da luoghi a rischio, come le sale da gioco”

 “Le preminenti ragioni della tutela della salute e dell’ordine pubblico messe in pericolo dalla circolazione di siffatte sostanze dovranno, altresì, essere segnalate agli enti locali affinché le tengano in debita considerazione in relazione alle possibili nuove aperture di simili esercizi commerciali, prevedendo una distanza minima di almeno cinquecento metri dai luoghi considerati a maggior rischio”. E’ quanto si legge nella direttiva del Viminale, voluta fortemente dal Ministro Matteo Salvini, relativa ai negozi di cannabis light. La nuova direttiva sulla “commercializzazione di canapa e normativa sugli stupefacenti” prevede paletti più stretti sui requisiti per aprire esercizi commerciali, maggiori controlli, ma per il momento nessuna chiusura per i canapa shop. La localizzazione degli esercizi dovrà quindi tenere conto della presenza nelle vicinanze di luoghi sensibili quanto al rischio di consumo delle sostanze, come le scuole, gli ospedali, i centri sportivi, i parchi giochi, e, più in generale, i luoghi affollati e di maggiore aggregazione, soprattutto giovanile. “Un provvedimento comunale sul modello di quello che ha già interessato le sale da gioco, assunto nella consapevolezza che il consumo delle cosiddette ‘droghe leggere’ rappresenta spesso un viatico per l’assunzione di quelle pesanti”, ha aggiunto il Viminale. cdn/AGIMEG