Molto improbabile che i decreti legislativi sui giochi siano presentati al Consiglio dei Ministri del 20 febbraio. “Gli uffici legislativi stanno ancora limando il testo, non esiste una bozza organica”. Così dichiara una fonte interna al Ministero dell’Economia ad Agimeg. Contrariamente a quanto finora sperato anche dal sottosegretario Pier Paolo Baretta, ma anticipato ieri ad Agimeg, anche la partita giochi, così come quella fiscale, subirà uno slittamento. “I nodi restano quelli del numero di macchinette e del collegamento di tutti gli apparecchi al sistema dell’Agenzia delle Entrate”, spiega l’onorevole Paola Binetti, relatrice del testo contro la dipendenza patologica dal gioco. “Immagino che sarà difficile per il Governo trovare la quadra tra la tutela della salute, l’emersione del gioco illegale e il mantenimento del gettito atteso”, continua la deputata. E’ noto, infatti, che le ultime disposizioni della legge di Stabilità, con il prelievo extra di 500 milioni su tutta la filiera, sta mettendo a rischio la sostenibilità di molte imprese. Un fenomeno che potrebbe favorire l’aumento del “nero” a scapito del gioco illegale. bdg/AGIMEG