Delega Fiscale: Commissione Finanze respinge tutti gli emendamenti sul gioco

La Commissione Finanze del Senato prosegue l’esame, avviato il 17 luglio con la relazione del Presidente Garavaglia, del ddl n. 797 di delega al Governo per la riforma fiscale, già approvato dalla Camera, collegato alla manovra di finanza pubblica. Il termine per la presentazione di emendamenti è scaduto venerdì 21 luglio.

La VI Commissione Finanze ha respinto tutti gli emendamenti riferiti agli articoli da 1 a 13 (l’articolo che prevede il riordino del settore dei giochi ndr.).

E’ stata invece presentata la riformulazione dell’ordine del giorno G/797/12/6 a prima firma Zaffini (FdI).

Ecco il nuovo testo riformulato:

Il Senato, in sede di esame del disegno di legge recante Delega al Governo per la riforma fiscale,

premesso che,

il provvedimento in esame all’articolo 13, delega il  Governo ad attuare, uno o più decreti legislativi per il “riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici, fermo restando il modello organizzativo dei giochi pubblici fondato sul regime concessorio e autorizzatorio, quale garanzia di tutela della fede, dell’ordine e della sicurezza pubblici, del contemperamento degli interessi pubblici generali in tema di salute con quelli erariali sul regolare afflusso del prelievo tributario gravante sui giochi, nonché della prevenzione del riciclaggio dei proventi di attività criminose.”;

il riordino di cui in premessa, in base a quanto stabilito al comma 2, lettera h), deve essere tale da garantire il rispetto del criterio direttivo dell’adeguamento delle disposizioni in materia di prelievo erariale sui singoli giochi, assicurando il riequilibrio del prelievo fiscale e distinguendo espressamente quello di natura tributaria, in funzione delle diverse tipologie di gioco pubblico, al fine di armonizzare altresì le percentuali di aggio o compenso riconosciute ai concessionari, ai gestori e agli esercenti, nonché le percentuali destinate a vincita (payout); adeguamento delle disposizioni in materia di obblighi di rendicontazione; certezza del prelievo fiscale per l’intera durata delle concessioni attribuite a seguito di gare pubbliche e previsione di specifici obblighi di investimenti periodici da parte dei concessionari per la sicurezza del gioco e la realizzazione di costanti buone pratiche nella gestione delle concessioni;”;

considerato che:

in base alla normativa vigente, nella riforma del Titolo V della Costituzione si è voluto dare un contenuto “organizzativo”, affidando la tutela della salute alla legislazione concorrente tra Stato e regioni, delineando un sistema caratterizzato da un pluralismo di centri di potere e ampliando il ruolo e le competenze delle autonomie locali (art.117 Cost.). Le regioni (ivi comprese quelle più virtuose) si sono trovate, soprattutto con la pandemia, sotto lo stress nella gestione concorrente con lo Stato della tutela della salute, a partire dalla disciplina relativa al bilancio, dimostrando così la difficoltà delle regioni stesse di sostenere una dinamica sanitaria ad alto impatto;

in base all’attuale assetto del sistema di finanziamento del SSN, le forme di finanziamento delle spese LEP sono rappresentate: da entrate proprie delle aziende del SSN (ticket); dalla fiscalità generale delle Regioni (IRAP e addizionale regionale all’IRPEF); dalla compartecipazione delle Regioni all’IVA; dalle quote del fondo perequativo;

fatte salve le regole costituzionali poste a tutela della salute, l’invecchiamento della popolazione e la modifica delle tecnologie sanitarie, coniugate con una analisi dell’evoluzione storica della spesa sanitaria, porterà inevitabilmente a dover rivedere l’attuale assetto del sistema di finanziamento del SSN, con particolare riferimento alle regole del fabbisogno nazionale sanitario in prospettiva e in relazione ai possibili scenari di riforma del finanziamento della sanità, pensando ad un diverso modello di sviluppo e di cura, dentro una nuova idea di sostenibilità, non soltanto economica;

nell’ottica delle dinamiche di crescita della spesa sanitaria e delle possibili politiche necessarie ad individuare nuove forme di finanziamento delle nuove e mutate esigenze di cura e di assistenza,

impegna il governo, a prevedere, in sede di attuazione delle deleghe di cui all’articolo 13, un incremento delle risorse destinate al finanziamento del SSN, mediante:

  1. un congruo incremento del PREU e/o del prelievo sulle vincite;
  2. l’assegnazione di risorse aggiuntive da reperire mediante l’applicazione di una commissione sulle giocate e sulle scommesse, attualmente non soggette al PREU, effettuate con pagamenti elettronici;
  3. un aumento dei canoni di concessione, in particolare dei giochi on line, in funzione dei volumi di raccolta delle giocate e delle scommesse.

cdn/AGIMEG