Con il decretone su quota 100 e reddito di cittadinanza, il Governo assesta il terzo giro di vite al settore degli apparecchi in pochi mesi. Lo spiega il Servizio Studi di Camera e Senato nel dossier che illustra il provvedimento. Il primo, infatti, è arrivato con il decreto Dignità della scorsa estate che “ha aumentato la misura del prelievo erariale unico, fissando le aliquote nella seguente modalità:
al 19,25 per cento (AWP) e al 6,25 per cento (VLT) dell’ammontare delle somme giocate a decorrere dal 1° settembre 2018;
al 19,6 per cento (AWP) e al 6,65 per cento (VLT) dal 1° maggio 2019;
al 19,68 per cento (AWP) e al 6,68 per cento (VLT) dal 1° gennaio 2020,
al 19,75 per cento (AWP) e al 6,75 per cento (VLT) dal 1° gennaio 2021
al 19,6 per cento (AWP) e al 6,6 per cento (VLT) dal 1° gennaio 2023″.
Il secondo ritocco poi con la Legge di Bilancio 2019 che incrementa “le predette aliquote di un ulteriore 1,35 per cento per le AWP e dell’1,25 per cento per le VLT a decorrere dal 1° gennaio 2019”. La stessa legge di Bilancio ha anche rivisto il payout – ovvero la percentuale minima destinata alle vincite -“al 68 per cento per gli AWP e all’84 per cento per le VLT, specificando che le operazioni tecniche per l’adeguamento della percentuale di restituzione in vincita devono essere concluse entro 18 mesi dall’entrata in vigore della legge di bilancio 2019”.
Con il decretone infine, il Governo ha rivisto ancora l’aliquota, ma per le sole newslot. Ha stabilito infatti che “l’aumento delle aliquote applicabili alle new slot sia pari al 2 per cento (rispetto all’1,35 per cento disposto dalla legge di bilancio 2019)”.
Il Servizio Studi segnala, infine, che l’articolo 31 del decretone “stabilisce che per il 2019 i versamenti dovuti con riferimento al prelievo erariale unico (PREU) a titolo di primo, secondo e terzo acconto relativi al sesto bimestre sono maggiorati nella misura del 10 per cento ciascuno”. lp/AGIMEG