Decreto Sostegni, Confesercenti: “Inps, prime domande nuova cig entro 31 maggio”

“Le aziende che intendono usare già ad aprile le prime settimane di cassa integrazione prevista al decreto Sostegni dovranno presentare la domanda entro il 31 maggio. Va presentata infatti entro il mese successivo a quello dell’utilizzo previsto a partire dal primo aprile. E’ quanto emerge dal messaggio pubblicato dall’Inps sul nuovo pacchetto di settimane di cassa integrazione Covid previsto dal decreto Sostegni secondo il quale ci sono 13 settimane da usare entro il 30 giugno per le aziende che hanno anche ammortizzatori ordinari e 28 settimane da usare entro dicembre per le aziende che non hanno questi ammortizzatori e che durante questa crisi hanno potuto chiedere per i loro dipendenti l’assegno di solidarietà o la cassa in deroga”. E’ quanto fa sapere Confesercenti. “Il decreto Sostegni – ricorda l’Inps – “differenzia sia l’arco temporale in cui è possibile collocare i trattamenti sia il numero delle settimane richiedibili”. I datori di lavoro privati che sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da Covid-19 possono richiedere trattamenti di cassa integrazione ordinaria (cigo) con causale Covid per una durata massima di 13 settimane nel periodo compreso tra il 1ø aprile 2021 e il 30 giugno 2021. Queste 13 settimane si aggiungono alle prime 12 previste dalla legge di bilancio 2021, che si collocano nel primo trimestre dell’anno in corso. Quindi in caso di ricorso alla cigo, i datori di lavoro hanno complessivamente a disposizione 25 settimane di trattamenti dal 1ø gennaio al 30 giugno 2021 (12 fino al 31 marzo e 13 dal primo aprile al 30 giugno). Per i trattamenti di assegno ordinario (Aso) e di cassa integrazione salariale in deroga (cigd) i datori di lavoro possono proporre domanda di accesso alle misure per una durata massima di 28 settimane nel periodo tra il 1ø aprile 2021 e il 31 dicembre 2021. Per queste misure di sostegno al reddito, non è previsto alcun contributo addizionale a carico dei datori di lavoro che ricorrono ai trattamenti. Su queste misure arriveranno poi le circolari con le istruzioni operative. Per queste ultime imprese possono quindi essere chieste nell’anno nel complesso 40 settimane di fermo dell’attività da utilizzarsi tra il 1ø gennaio 2021 e il l 31 dicembre 2021. Le prime 12 settimane previste dalla legge di Bilancio vanno usate però entro il 30 giugno 2021”, conclude. cdn/AGIMEG