“Ho veramente difficoltà a capire chi ci critica quando dice che la pressione fiscale resta invariata, perché considera le tasse sulle banche, sulle assicurazioni e sul gioco d’azzardo come tutte le altre”. LO ha detto l’on. Alvise Maniero (M5S) nel corso delle dichiarazioni di voto alla Camera sul Decreto Fiscale. “È proprio perché qualcuno non vede la differenza tra tassare una banche e una piccola e media impresa, che fatica a pagare i propri dipendenti, ma evidentemente gli italiani hanno avuto un profondo ripensamento nelle ultime elezioni e lo hanno gridato così forte”.
Per il deputato 5Stelle, il Decreto Fiscale chiede “un giusto contributo, soprattutto: ai colossi della finanza, alle banche, agli istituti assicurativi, al gioco d’azzardo, ai colossi del gioco d’azzardo”. Per Maniero questo sforzo viene compensato da una serie di interventi: “c’è una pressione fiscale che cambia, che inizia a spostarsi, che dice che le piccole e medie imprese, cioè la colonna portante della nostra economia, iniziano ad avere veramente una risposta, iniziano a pagare un po’ di meno, iniziano ad avere le mani un po’ più libere da quei lacci di carta che le imbavagliavano e che le intrappolavano”. lp/AGIMEG