La Camera, con 174 voti favorevoli e 100 contrari, ha votato la fiducia posta dal governo sul disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto 31 dicembre 2024, n. 208, recante misure organizzative urgenti per fronteggiare situazioni di particolare emergenza, nonché per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
“L’articolo 6-ter, introdotto nel corso dell’esame in sede referente, reca disposizioni di carattere transitorio in materia di efficacia dei decreti di ripartizione del Fondo per il gioco d’azzardo patologico, soppresso dalla legge di bilancio per il 2025, prevedendo che conservino efficacia, non solo i decreti di ripartizione del predetto Fondo già adottati alla data di entrata in vigore della medesima legge di bilancio, ma anche quelli il cui procedimento di adozione risulti già avviato alla medesima data”, aveva sottolineato in Aula Rebecca Frassini, Relatrice per la V Commissione Bilancio.
“Ho fatto questo esercizio e mi sono chiesta cosa hanno in comune: strutture commissariali per intervenire in alcuni comuni e in alcuni territori – che sono scelti non è chiaro secondo quale criterio – ai quali si vanno ad aggiungere elementi di commissari e di sotto-commissari sul modello Caivano, esonerando completamente l’amministrazione comunale da questo esercizio; dopodiché questo dovrebbe avere qualcosa in comune sul tema delle nomine dei prefetti e dei viceprefetti, con la rete idrica nel nostro Paese, con il rischio idrogeologico, con Bagnoli, con il Giubileo, con l’Agenzia per il lavoro portuale, con il gioco patologico, con l’elezione negli enti pubblici con valenza di federazione sportiva e con alcune norme di competenza del PNRR. Allora, un po’ di teoria insiemistica l’ho studiata, ma confesso che non sono riuscita a risolvere questo esercizio, perché per me non c’è niente in comune in tutti questi, che di fatto sono dei titoli, se non il fatto che sono dei titoli vuoti, gestiti in modo disorganico e un po’ improvvisato e che semplicemente sono entrati in un contenitore unico che aveva una valenza di urgenza per essere approvati, ma che non erano minimamente coerenti con nessun impianto normativo, legislativo e di visione di Governo”, ha sottolineato Elena Bonetti (AZ-PER-RE). cdn/AGIMEG