LA Commissione Affari Costituzionali della Camera ha reso ieri parere favorevole sul decreto Dignità, ma ha formulato alcune osservazioni, riferendosi in particolare al divieto della pubblicità dei giochi. Anche quest’organo infatti ha chiesto di ripensare la clausola che fa salve le previsioni contenute nel decreto Balduzzi e nella Stabilità 2016. In sostanza queste norme, pur limitando in casi specifici la pubblicità dei giochi, la considerano per il resto lecita. Il decreto Dignità invece parte da una considerazione opposta. Ma poi la Commissione Affari Costituzionali sottolinea anche che le autorità che hanno il compito di comminare le sanzioni diventano a questo punto due: l’AGCOM, per le violazioni al decreto Dignità, e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, per quelle al Balduzzi. “Valutino le Commissioni di merito – si legge infatti nel parere – l’opportunità coordinare la previsione che individua l’AGCOM quale Autorità competente ad irrogare sanzioni amministrative pecuniarie per la violazione del divieto generale di pubblicità di giochi e scommesse stabilita dal comma 1 del medesimo articolo 9, con quella che fa salva la competenza di una diversa autorità (l’Agenzia delle dogane e dei monopoli) per l’irrogazione delle sanzioni per la violazione dello specifico divieto di pubblicità di giochi e scommesse rivolta ai minori (di cui agli articoli 7, commi 4 e 6, del decreto-legge n. 158 del 2012)”. lp/AGIMEG