Decreto Dignità, Russo (FI): “Il provvedimento della dignità nella povertà premia lo Stato casinò, le organizzazioni criminali ed i siti di gioco illegali”

“Dalle parti del Governo si dice che si fa davvero sul fronte della lotta alle dipendenze dal gioco d’azzardo. Forse. Nulla di più falso, nulla di più farisaico, nulla di più bugiardo. La norma sul divieto di pubblicità e quella sulle slot, come tutti sanno, come sanno tutti quelli che studiano questa materia – che studiano questa materia – e devo dire come riferisce anche la vostra relazione tecnica, dirotterà semplicemente volumi di gioco, peraltro residuali, verso quelle sale gioco (5.000 mini casinò) contro le quali a parole pure vi accanite. Ma non solo! La compulsione, ove vi sia, sarà consentita non solo nelle sale da gioco, dove addirittura si paventa anche il riciclaggio, come viene rilevato dall’UIF della Banca d’Italia, ma anche con l’acquisto dei Gratta e Vinci, che a questo punto – devo immaginare – sono la cifra etica di questo Governo. Va bene il gioco compulsivo, voi dite in buona sostanza; anzi, meglio che ci sia, a condizione che a vendere quel gioco, a vendere quel prodotto e a guadagnarci tanto sia quello Stato che combatte a furia di slogan e dichiarazioni tanto roboanti da sembrar vere la ludopatia. Da questo punto di vista, il provvedimento della dignità nella povertà premia lo Stato casinò, i banchi delle organizzazioni criminali nazionali e le piattaforme digitali delle grandi organizzazioni clandestine dei giochi online. Complimenti davvero!”. E’ quanto ha dichiarato l’on. Russo (FI), durante la discussione in Aula alla Camera del Decreto Dignità. lp/AGIMEG