Decreto Dignità, M5S: “Sull’ azzardopatia nessun passo indietro. Le lobby del settore non hanno speranza di vincere i ricorsi”

“Nella lotta contro azzardopoli e l’azzardopatia nessun passo indietro. Bene ha fatto il ministro Luigi Di Maio ad annunciare una norma in sede di conversione per bloccare tutte le società che hanno fatto le furbe in questi giorni sottoscrivendo contratti pubblicitari nel periodo tra la presentazione del decreto e la sua emanazione. L’era dei furbetti deve finire” così dichiarano i parlamentari del Movimento 5 Stelle Francesco Silvestri, Massimo Baroni, Giovanni Endrizzi e Matteo Mantero. “Le lobby del settore si mettano il cuore in pace: non hanno alcuna speranza di vincere ricorsi: l’istituzionalizzazione della patologia dell’azzardo già riconosciuta nel decreto Balduzzi, è ulteriormente rafforzata nel decreto 18 marzo 2017 sui LEA, e fonda la potestà dello Stato a dichiarare nulli gli effetti giuridici dei contratti per attività che nuocciono alla salute umana” dichiarano i parlamentari pentastellati.
“Sempre il decreto sui LEA introduce de jure la responsabilità civile, quindi risarcibilità del danno arrecato, per gli effetti arrecati alla salute delle persone. Tale responsabilità civile si estende in primis a chi fa pubblicità a un consumo foriero di conseguenze cliniche” continuano i parlamentari di M5S. “E’ anche i pronunciamenti in campo europeo sono dalla nostra parte. La Corte di Giustizia Europea nel gennaio 2015 ha stabilito che uno Stato può “vietare totalmente o parzialmente” il gioco d’azzardo o limitarlo con “modalità di controllo più rigorose”, perché ciò è “giustificato da motivi di interesse generale, quali la tutela dei consumatori nonché la prevenzione delle frodi e dell’incitamento dei cittadini a spese eccessive legate al gioco”, continuano i parlamentare, “sempre nel pronunciamento del 2015 si riconosce anche un “ampio potere discrezionale che si basa sulla propria scala di valori di ordine morale, religioso e culturale”  mo/AGIMEG