Decreto Dignità, Commissione Affari Sociali chiede un intervento ancora più forte sul gioco

LA Commissione Affari Sociali della Camera ha formulato una serie di osservazioni per inasprire le misure sui giochi contenute nel decreto Dignità. Nella seduta di ieri ha infatti respinto la bozza di parere del PD – che chiedeva di inserire nel decreto l’accordo siglato da Governo e Enti Locali lo scorso settembre – e ha invece approvato quella della maggioranza in cui chiede interventi più rigidi. Tra le premesse del testo c’è comunque l’auspicio che si dia seguito ai lavori parlamentari, “in linea di continuità con la precedente legislatura”, per adottare misure di prevenzione del gioco patologico, e per tutelare i minori. Inserita poi la lettera “F” per lanciare campagne informative. Di seguito le osservazioni contenute nel parere:

a) sostituire, al Capo III e all’articolo 9, la parola: « ludopatia » con le seguenti: « disturbo da gioco d’azzardo (DGA) »

b) specificare che il divieto generale di pubblicità, di cui al comma 1 dell’articolo 9, deve comprendere in maniera inequivocabile anche le diverse forme di gioco d’azzardo on-line, predisponendo a tal fine un’ulteriore specificazione, che includa la totalità dei canali informatici, compresi i social media;

c) prevedere, con riferimento al periodo transitorio di cui al comma 5 dell’articolo 9, che i programmi radiotelevisivi che ospitano messaggi pubblicitari relativi al gioco d’azzardo debbano essere preceduti dall’avvertenza che il programma contiene pubblicità che non è adatta alla visione dei minori;

d) inserire la previsione di un meccanismo in base al quale gli enti locali possono richiedere direttamente alla Società generale d’informatica (Sogei) i dati concernenti l’ubicazione e gli orari di funzionamento effettivo degli apparecchi per il gioco d’azzardo collegati alla rete telematica nel loro territorio, al fine di valutare l’efficacia di eventuali norme che disciplinano l’orario di funzionamento di tali apparecchi ovvero di monitorarne il rispetto, al fine di una più ampia tutela della salute;

e) prevedere meccanismi per il contenimento dell’inserimento dei tagli di banconote di misura più alta – come quelli da 500, da 200 e da 100 euro – nelle apparecchiature note come VLT (Video Lottery Terminal), la cui perdita oraria è tripla rispetto alle AWP (Amusement With Prizes), per il gioco d’azzardo, con la finalità di contenere il riciclaggio di denaro « sporco » da parte delle associazioni criminali che utilizzano il gioco legale per finalità illegali;

f) prevedere modalità informative idonee a prevenire il disturbo da gioco d’azzardo patologico. lp/AGIMEG