Decreto Dignità: accantonati 13 emendamenti. Obiettivo Governo riformulare unico emendamento con proposte sul contrasto al gap

Il Governo ha proposto l’accantonamento di tredici emendamenti, con l’obiettivo di riformulare un unico emendamento con le proposte sul contrasto alla ludopatia. Si tratta delle proposte quella di Bellucci (FDI) riguardante l’introduzione del marchio free slot, quattro proposte di Carnevali (PD), una che chiede interventi sanitari per i giocatori patologici, la seconda che propone campagne di sensibilizzazione sui rischi del gioco, la terza che disciplina l’utilizzo del marchio no-slot e l’ultima che delega il Governo ad attuare l’intesa della Conferenza unificata del settembre 2017 e ad adottare le slot da remoto. Una proposta di Bellucci (FDI) che chiede la sostituzione del termine “ludopatia” con “disturbo da gioco d’azzardo patologico”, quella di Baroni (M5S) che propone la modifica dal 1° gennaio 2019 dei tagliandi dei Gratta e Vinci, i quali non dovranno comprendere “i premi uguali o inferiori al costo della giocata nelle probabilità di vincita” affermando poi che i programmi radiotelevisivi che ospitano messaggi pubblicitari di giochi e scommesse “devono essere preceduti dall’avvertenza che il programma non è adatto ai minori”. La proposta di Mancini (PD) propone l’inclusione anche delle insegne degli esercizi nel divieto, Pastorino (LEU), con la sua proposta, vieta “tutte le forme di promozione o di pubblicità relative ad apertura ed esercizio di nuove sale da gioco o scommesse con vincite in denaro” e Martino (FI), propone la sua in merito alle caratteristiche delle comunicazioni commerciali che riguardano i giochi e sulle campagne di sensibilizzazione sui rischi della dipendenza del gioco e del gioco illegale. Altre le proposte, come quella di Ascani e Fregolent (PD) che prevede che gli apparecchi da gioco siano “dotati di un lettore elettronico di tessera sanitaria o di un documento di identità, per l’abilitazione al gioco dei soli utenti maggiorenni e indipendentemente dal tipo di gioco d’azzardo e dall’utilizzo di apparecchiature elettroniche, tutte le forme di gioco con vincita in denaro sono subordinate all’utilizzo della tessera sanitaria o di un documento”. Infine quella di Silvestri (M5S) che chiede l’aumento del prelievo per le VLT al 6,50% dell’ammontare delle somme giocate a decorrere dal 1° settembre 2018 e del 6,75% a decorrere dal 1° maggio 2019 e quella di Carnevali (PD) che punta sulla riduzione dei punti gioco “sulla base dei criteri che saranno recepiti dai Comuni, in modo da garantirne un’equilibrata distribuzione sul territorio nazionale per un numero massimo di 55.000 esercizi”. mo/AGIMEG