Con 207 voti favorevoli, 38 contrari e nessuna astensione, l’Assemblea al Senato ha rinnovato la fiducia al Governo con l’approvazione definitiva, nel testo licenziato dalla Camera, del ddl n. 2588, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17 sul contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale.
“Il provvedimento al nostro esame avrebbe dovuto rappresentare una vera e propria strategia per l’economia della nostra Nazione, soprattutto a tutela di due soggetti: le imprese e i cittadini. Questo decreto-legge avrebbe dovuto guardare, sì, alla nostra generazione, ma soprattutto a quelle future, che tra le mani si troveranno, invece, una pessima eredità lasciata da questo Governo. Siete davvero poco credibili e la dimostrazione risiede soprattutto nelle tematiche che state affrontando, che secondo voi sono le priorità. Parliamo del POS obbligatorio con relative sanzioni per chi non si adegua; della lotteria degli scontrini; dell’obbligo di fatturazione elettronica per coloro che addirittura rientrano nel regime forfettario. Anziché lavorare per risolvere i problemi dei cittadini e delle imprese, l’ultimo Consiglio dei ministri decide bene di rinviare a una data che non conosciamo, quindi non ben definita, gli interventi relativi all’energia. Ebbene, penso che peggio di così non possiate fare! Le imprese italiane, come sappiamo tutti – non lo dice Fratelli d’Italia – sono in grande affanno: il 30 per cento ha ridotto la propria produzione e nel giro di pochissimo, a detta di tutte le associazioni di categoria, i danni saranno incalcolabili. Al netto di tutti i provvedimenti che state portando avanti, anche in maniera molto forzata, dal nostro punto di vista continua a mancare la praticità nonché una strategia, e non smetteremo mai di dirlo”, ha sottolineato il senatore Nastri (FdI). cdn/AGIMEG