“Vorrei mettere in luce il tema del gioco pubblico legale e connessioni con il gioco illegale, generalmente gestito dalla criminalità organizzata e dalle mafie. La Procura Nazionale Antimafia si è posta questo problema? Cosa il legislatore dovrebbe fare per la Procura affinché siano presenti norme che garantiscano maggiori controlli e il contrasto vero al gioco illegale, ovviamente mantenendo la consapevolezza che occorre garantire il diritto al gioco legale?”.
E’ quanto ha domandato Mauro D’Attis, deputato pugliese di Forza Italia, vicepresidente della Commissione Antimafia, durante il seguito dell’audizione di Giovanni Melillo, Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo.
“Con gioco pubblico dobbiamo intendere il gioco del sistema di concessione dei Monopoli, ma questo non esaurisce il concetto di gioco legale, anche in considerazione della dimensione delle reti cibernetiche. E’ un settore tradizionalmente, e non solamente in Italia, pervaso da interessi criminali. Vi è abbondante letteratura e produzione cinematografica ad illustrarlo. Parliamo di un settore in cui è sfilata la capacità dello Stato, nel momento in cui decide di essere presente in questo settore di impresa, di dotarsi di regole capaci di assicurare l’osservanza di queste medesime regole”, ha sottolineato Melillo. cdn/AGIMEG