DIA (Dir. Inv. Antimafia), Relazione al Parlamento: “Ecco tutte le principali operazioni riguardanti scommesse e gioco online”

Nella relazione semestrale al Parlamento della DIA (Direzione Investigativa Antimafia) è stato fatto un dettagliato elenco di tutte le operazioni, riguardanti le scommesse ed il gioco online, che hanno coinvolto ‘ndrangheta, Cosa Nostra, Camorra e Sacra Corona Unita. Ecco i testi integrali del rapporto divisi per il tipo di organizzazione criminale.

‘ndrangheta

“Tra i settori seguiti dall’organizzazione criminale c’è quella dei giochi online. Emblematica, in proposito, è l’operazione “Galassia”, conclusa nel mese di novembre dalla DIA di Reggio Calabria e dalla Guardia di Finanza con il sequestro, tra l’altro, di 15 società italiane e 23 società estere, con sede in Austria, Malta, Romania, Svizzera ed Antille Olandesi, operanti appunto nel settore dei giochi e delle scommesse, per un valore di oltre 723 milioni di euro. Un business già di per sé redditizio con le cosche TEGANO, DE STEFANO, PIROMALLI, PESCE E BALLOCCO”.

Cosa Nostra

“Al pari della ‘ndrangheta, Cosa nostra e la camorra proiettano i loro interessi verso settori ad alta redditività, come quello dei giochi e delle scommesse illegali. Con l’operazione Delirio, conclusa dalla Guardia di Finanza nel mese di luglio 2018, è stata fatta luce sulle modalità di gestione di agenzie di raccolta scommesse sportive e di compro oro messe in pratica dalle famiglie mafiose palermitane di Resuttana, Porta Nuova e Palermo Centro, in ciò avvalendosi anche della collaborazione di esperti professionisti. Altrettanto significativa è l’operazione “Gaming Online”, conclusa, in due tranche, nel mese di novembre, che ha visto operare la Polizia di Stato, l’Arma dei carabinieri e la Guardia di Finanza, sotto il coordinamento della DDA di Catania. Gli approfondimenti investigativi hanno fatto luce sui vasti interessi nel settore del gioco online sia da parte della famiglia Santapaola-Ercolano, che da parte del gruppo Placenti. C’è, poi, un’indagine conclusa dall’Arma dei carabinieri nel mese di dicembre, la cui denominazione “Cosa Nostra” è altamente evocativa di quanto la mafia fosse riuscita ad esercitare il pieno controllo delle corse dell’ippodromo di Palermo”.

Camorra

“Anche qui forti investimenti nel settore dei giochi. Nel mese di ottobre la Guardia di finanza ha sequestrato beni ad un imprenditore casertano già appartenente al clan dei Casalesi. Questi imponeva l’installazione dei videopoker all’interno di locali commerciali della provincia di Caserta, per poi versare parte dei proventi conseguiti nelle casse dell’organizzazione criminale”.

Sacra Corona Unita

“Significativa l’operazione “Labirinto” dell’arma dei Carabinieri che ha sgominato un gruppo criminale legato ai Tornese di Monteroni di Lecce, clan storico della frangia salentina della Sacra Corona Unita, che aveva, tra l’altro, avviato diverse società di scommesse online e di gestione di sale slot. C’è poi un’altra attività denominata “Scommessa”, conclusa nel mese di novembre dalla Guardia di Finanza. Le indagini hanno fatto luce su come la famiglia Martiradonna di Bari, legata al clan Capriati, avesse organizzato un sistema di scommesse illegali online, che poteva contare su una vasta rete di società operanti tra Italia, Malta, Romania, Curacao e le Isole Vergini, con un giro d’affari di diverse centinaia di milioni di euro. Sempre a novembre un’altra operazione dell’arma dei Carabinieri ha portato, a Bitonto (Bari), all’arresto di due fratelli titolari di una sala scommesse che avevano minacciato con le armi due funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato, nel corso di un controllo presso l’esercizio pubblico”. lp/AGIMEG