“E’ un momento molto difficile per il settore del gioco. Il nuovo Governo si oppone al nostro comparto e non lascia spazio al dialogo con gli operatori: il nostro mondo economico ha invece bisogno di confrontarsi, mentre veniamo chiamati in causa solamente quando c’è da fare cassa”. E’ l’analisi dell’attuale momento che sta vivendo il settore del gioco di Fabio Da Re, Amministratore di Replatz, intervistato da Agimeg nel corso di Enada Roma. “L’ulteriore innalzamento del Preu oltre a danneggiare gli operatori colpirà anche gli stessi giocatori, che si vedranno ridurre il payout. Senza contare le restrizioni in tema di distanziometro e di limiti orari che stanno vivendo le sale dislocate sul territorio, che rappresentano un grosso problema per chi vuole investire. Il Governo tuttavia non considera il fatto che in questo modo si rischia di riportare il settore in mano all’illegalità, anche perchè chi è intenzionato a giocare trova sempre il modo di farlo, anche spostandosi di in città in città e da una regione all’altra. Inoltre – ha detto Da Re -, l’attacco al settore del gioco avrà ripercussioni anche dal punto di vista sociale con migliaia di famiglie che resteranno senza lavoro”. In merito al divieto di pubblicità che scatterà dal prossimo anno Da Re ha aggiunto che: “Si tratta di una vera e propria follia in quanto arriva a cavallo di importanti bandi di gara e ha l’effetto di cambiare le regole in corsa, il che sarà motivo di sicuri contenziosi legali. Inoltre, il divieto penalizzerà anche gli sport minori che oggi ricevono risorse economiche grazie a sponsorizzazioni in molti casi proprio di operatori di gioco. A nostro giudizio per combattere i problemi legati al gioco è necessario puntare sulla formazione assegnando dei veri e propri ‘patentini’ per gli operatori di gioco”. cr/AGIMEG