“Il Consiglio comunale di Cuneo impegna il sindaco e la Giunta a manifestare al Presidente della Regione e al Consiglio Regionale Piemontese la decisa contrarietà a qualsiasi modifica della legge regionale 9/2016 varata all’unanimità del Consiglio Regionale che sta dando frutti positivi nel contrasto al gioco d’azzardo patologico; a promuovere iniziative di coinvolgimento dei cittadini e della società civile in difesa della legge regionale 9/2016; ad attivarsi nei confronti delle forze politiche attualmente al Governo nazionale affinché si elaborino politiche di riduzione dell’offerta di gioco a favore del benessere sociale”. E’ quanto emerge dal verbale di deliberazione del Consiglio Comunale in merito alla difesa della legge regionale 9/2016 “Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico”, presentato dai gruppi consiliari del PD e di Cuneo Solidale Democratica. Una misura ritenuta necessaria appreso che “l’11 novembre 2019 è stata presentata la proposta di legge n. 56 (Ulteriori modifiche alla legge regionale 2 maggio 2016, n. 9 ‘Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico’), che prevede una moratoria per tutti gli esercizi presso cui alla data di entrata in vigore della legge 9/2016 erano collocati apparecchi da gioco”, e in considerazione del fatto che “l’attuale maggioranza in Consiglio Regionale, in linea con quanto dichiarato durante la campagna elettorale, è intenzionata ad approvare la proposta di legge n. 56”. Si ricorda inoltre che “il Consiglio Regionale del Piemonte, nell’aprile del 2016, ha approvato all’unanimità la Legge Regionale “Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico” (n. 9/2016). Il testo approvato è il risultato di un gruppo di lavoro delle commissioni III e IV che ha messo insieme tre diverse proposte di legge: un disegno di legge della Giunta Regionale, una proposta di legge delle minoranze e una presentata da alcuni Comuni piemontesi; la norma prevede un piano di prevenzione e contrasto al GAP, il divieto di installare apparecchi da gioco vicino ai cosiddetti “luoghi sensibili” (scuole, ospedali, case di cura, impianti sportivi, luoghi di culto) e la possibilità per i sindaci di regolamentare gli orari di apertura”. cr/AGIMEG