E’ in programma questa mattina una riunione del Comitato tecnico scientifico per valutare eventuali nuove misure restrittive alla luce della diffusione dei contagi. Venerdì, gli scienziati hanno espresso grande preoccupazione per la diffusione delle varianti e ribadito la necessità di innalzare le misure a livello nazionale e locale. Tra le ipotesi allo studio, chiusure generalizzate nei fine settimana, zone rosse più rigide e il criterio di 250 casi ogni 100mila abitanti per entrare automaticamente in zona rossa. Probabile un nuovo lockdown generale. Il Dpcm sarà quindi modificato e i nuovi divieti potrebbero entrare in vigore, forse già dal prossimo fine settimana. Più volte gli scienziati hanno evidenziato la necessità di limitare lo spostamento e i contatti tra le persone per contenere la trasmissione del virus. Per questo anche oggi ribadiranno che in tutti i Comuni in cui viene decretata la zona rossa bisognerà adottare il “modello Codogno” con la facoltà di uscire di casa soltanto per “comprovate esigenze”, motivi di lavoro, salute e urgenza. Misure strettissime che prevedono la chiusura di tutte le attività “non essenziali”. Nel weekend si valuta l’adozione di un vero e proprio lockdown con la chiusura dei negozi e di bar e ristoranti anche in fascia gialla. Possibili modifiche sono allo studio anche per le attività. La chiusura dei grandi magazzini e dei centri commerciali, ma anche di alcuni negozi, potrebbe scattare in tutte quelle regioni dove si prevede la chiusura delle scuole. In bilico la riapertura di cinema e teatri. cdn/AGIMEG