Cremona: mancato rispetto limiti orari per le slot e della formazione obbligatoria per gli esercenti, nel 2019 elevate 38 sanzioni

“La Polizia Locale di Cremona esegue puntuali controlli in tutti i locali pubblici del territorio comunale ove sono presenti dispositivi per il gioco. I servizi di controllo e contrasto alle violazioni degli esercenti sono affidate al nucleo di polizia annonaria del comando che è in possesso delle professionalità utili ad un’efficace svolgimento dell’attività ispettiva. La polizia locale ha provveduto a sanzionare 5 esercizi pubblici dove è stata accertata l’assenza del gestore. I controlli non hanno per ora evidenziato situazioni di criticità riguardo alla presenza di locali oscurati. Tuttavia la Polizia Locale intensificherà l’attività di ricognizione in ordine all’eventuale presenza di oscuranti sulle vetrine”. Così, a Cremona, il Comune a risposto all’interrogazione del consigliere M5S Luca Nolli. Nell’interrogazione presentata, si chiedeva a Sindaco, Giunta Comunale e assessore competente: “Se intende verificare se esistano queste sale per gioco d’azzardo in città non presidiate, e che quindi non rispondano ai requisiti richiesti dal citato regolamento comunale, provvedendo nel caso a sanzionare le stesse o in caso non si possano regolarizzare a farne intimare la chiusura. Se intende verificare se esistano sale slot che violino le disposizioni del regolamento riguardanti l’oscuramento delle vetrine prospicienti la pubblica via e se ne sono già state contestate in passato. Se sono stati effettuati controlli nell’ultimo anno e se durante questi controlli sono state levate sanzioni amministrative riguardo a violazioni del regolamento comunale. Se non si ritiene di dover formare un numero che si riterrà congruo di agenti di polizia locale in maniera che possano effettuare i controlli in oggetto con la adeguata competenza. Se esiste un censimento delle attività relative al gioco d’azzardo in modo da consentire alla Polizia Locale l’esecuzione dei controlli sopra citati in modo sistematico e di poter certificare quali siano le attività aperte antecedentemente l’entrata in vigore di codesto regolamento. Qualora esistesse tale censimento chiediamo di poter accedere a tale informazione”. Il Comune di Cremona ha continuato così la sua risposta all’interrogazione: “Si ritiene che la polizia locale abbia le competenze professionali richieste dalla Legge per i controlli in materia di gioco. La sezione di polizia annonaria del corpo della polizia locale garantisce in questo senso efficacia operativa nonchè attività di formazione in materia anche agli agenti dei comuni dell provincia di Cremona. Il personale della Polizia Locale ha partecipato attivamente alla realizzazione del progetto Gioco Sapiens finanziato da Regione Lombardia e sono state organizzate iniziative formative così come nell’ambito del progetto “La voce che rompe il silenzio – Strategie di ascolto e sostegno per le vittime di violenza mafiosa e criminalità organizzata” – Regione Lombardia per la realizzazione di interventi di assistenza e aiuto alle vittime di reati di stampo mafioso e della criminalità organizzata. E’ stato organizzato un seminario di formazione ad hoc “il gioco d’azzardo fra ludopatia e infiltrazioni criminali””, ha aggiunto il Comune. “Esiste un censimento di tutti i pubblici esercizi e sale giochi ove sono installati dispositivi per il gioco d’azzardo lecito. Tale elenco di libero accesso ed utilizzato anche dalla polizia locale è denominato Ries ed è pubblicato sul sito istituzionale dell’Agenzia Autonoma dei Monopoli di Stato che fa capo all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Il Settore Politiche Sociali in collaborazione con l’ATS Valpadana e l’ASST Cremona – Servizio Dipendenze, continua la realizzazione di azioni mirate al rafforzamento, nell’ambito della prevenzione e della presa in carico, della rete territoriale e delle capacità di intervento dei servizi”. Per quanto concerne l’attività ispettiva della Polizia Locale riguardo gli apparecchi da gioco, nel 2018 148 accessi a pubblici esercizi, tra questi sono state accertate 27 sanzioni per il mancato rispetto dei limiti orari. Invece, nel 2019, 93 accessi a pubblici esercizi di cui 17 sanzioni per mancato rispetto dei limiti orari, 16 per il mancato rispetto della formazione obbligatoria per gli esercenti e 5 per omessa sorveglianza. “La risposta che l’assessore ci ha appena dato, non ci ha soddisfatto. Continueremo a lavorare per combattere la piaga del gioco d’azzardo”, ha replicato il consigliere Nolli. cdn/AGIMEG