Una restrizione alle libertà fondamentali ed in violazione del principio di parità di trattamento tra gli operatori. “Dietro l’allineamento delle licenze si nasconde la protezione dei concessionari storici”. E’ quanto affermato dall’avv. Agnello (Stanleybet International) alla Corte di Giustizia Europea. Secondo il legale i concessionari storici avrebbero ottenuto “il diritto ad operare con la gara del Coni del 1999, gara dichiarata contraria al diritto comunitario dalle sentenze Gambelli e Placanica, oltre ad ulteriori vantatti con il bando Bersali del 2006. (…) Si è così creato uno squilibrio competitivo tra i nuovi concessionari rispetto a quelli già presenti sul mercato, che hanno avuto 13 o 9 anni per realizzare i loro ammortamenti”. La nuova gara non ha rimediato a queste discriminazioni, così come non si è adeguata alla sentenza Costa-Cifone. E la nuova legge di Stabilità 2015 prevede, secondo Stanleybet, ulteriori misure fiscali e discriminatorie destinate ad aprire nuovi contenziosi comunitari e nazionali. lp/AGIMEG