La Procura della Repubblica di Potenza ha chiesto il rinvio a giudizio di 17 persone, secondo l’accusa avrebbero costituito un’associazione che tra il 2006 e il 2007 truccò 26 corse ippiche per lucrare sulle scommesse. Le indagini sono partite da una costola dell’inchiesta – coordinata dall’allora pm di Potenza, Henry John Woodcock – che nel 2006 portò all’arresto di Vittorio Emanuele di Savoia. I soggetti coinvolti sono principalmente driver, allenatori e allevatori. Una serri di intercettazioni telefoniche ha permesso di ricostruire i rapporti tra un faccendiere romano e un concessionario di auto di Viareggio, e il presunto capo dell’associazione, un driver in grado di imporre l’ordine di arrivo dei cavalli. Quest’ultimo si sarebbe servito di altri esponenti del settore, ma secondo quanto hanno accertato gli inquirenti alcune corse sarebbero state alterate somministrando ai cavalli farmaci e sostanze proibite. Alcuni soggetti dovranno rispondere quindi anche di falsità in certificazioni e di maltrattamenti di animali. Le corse ”truccate” si sono svolte negli ippodromi delle province di Trieste, Modena, Firenze, Bologna, Padova, Torino, Milano e Foggia. lp/AGIMEG