Tra le ipotesi anche quella di prendere in considerazione, nell’operazione di graduale apertura, singole fasce della popolazione: si comincia con le componenti che ad oggi hanno dimostrato di resistere di più al coronavirus, giovani e donne, lasciando in ultimo le persone anziane. Un’altra ipotesi è quella di utilizzare test rapidi per capire chi ha sviluppato immunità contro il nuovo coronavirus e può dunque per primo tornare al lavoro quando ci sarà la riapertura delle attività. A delineare questa ipotesi di lavoro è il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici. lp/AGIMEG