Vullo (Kogem) ad Agimeg: “Fondamentale permettere ai nuovi concessionari online la possibilità di fare pubblicità”

“Si parla di aiutare le società e le aziende che stanno vivendo un momento tanto catastrofico per l’economia come quello attuale, credo pertanto che sia il minimo dare “respiro” ad un settore che rappresenta fonte di introito tanto importante per lo Stato Italiano, ancor più se si tratta di gioco online che potrebbe “sopravvivere” garantendo ai concessionari autorizzati da ADM di mantenere in vita le proprie società”, ha dichiarato ad Agimeg Salvo Vullo di Kogem. “Inoltre, occorre sottolineare che ADM in questi giorni ha già effettuato diversi collaudi per i nuovi concessionari online (ultimo bando) i quali, a breve, si ritroveranno ad avere i portali di gioco online (ricordiamo i costi che sostengono mensilmente per il mantenimento delle piattaforme di gioco) ma si imbatteranno nella evidente difficoltà di far conoscere il proprio brand e quindi la propria offerta di gioco, stante l’impossibilità di poter sfruttare i PVR per fidelizzare e vendere le ricariche, a causa della chiusura di tutti gli esercizi commerciali presenti sul territorio dove di regola vengono allocati. Appare chiaro che sia a dir poco complesso affrontare questa fase iniziale per i nuovi operatori di gioco ma anche per quelli già attivi da tempo. Altra nota positiva sarebbe quella di poter permettere ai dipendenti delle società che operano nel settore online di poter lavorare dalle proprie abitazioni, richiesta peraltro che arriva direttamente dal nostro Stato che sta promuovendo lo “Smart Working”. Infine una volta per tutte si potrebbero instradare i giocatori che giocano responsabilmente e che utilizziamo piattaforme certificate e collaudate da ADM a usufruire del canale online al 100%. Ciò premesso credo che concedere nuovamente, anche se solamente durante questa grave e straordinaria situazione che il nostro paese sta affrontando, la possibilità di fare ricorso alla pubblicità per il gioco legale, consentirebbe a migliaia di lavoratori di “conservare” il
proprio posto di lavoro ed allo Stato di mantenere attivo un settore che garantisce notevoli risorse per le finanze”. lp/AGIMEG