“Il Pd di Corigliano-Rossano intende segnalare la preoccupante problematica della ludopatia, quale stile di vita deviata, assunto a grave e patologico fenomeno, in quanto sempre più diffuso è il ricorso al gioco, in tutte le sue modalità, tra cui assume particolare preoccupazione l’aumento esponenziale delle sale da gioco, con l’uso di slot-machine ed altri video-giochi”. È quanto si legge in una mozione del Pd di Corigliano-Rossano, nella provincia di Cosenza in Calabria.
“Gli evidenti introiti erariali, oltre che i lauti guadagni dei privati, rinvenienti sullo sfondo di tale nuovo dannoso fenomeno sociale, non valgono a giustificare l’assenza di una adeguata attenzione e la mancanza di politiche e misure di contrasto, da parte delle Istituzioni, ad iniziare dallo Stato e a finire agli enti comunali. Non si può stare in silenzio su tale triste e pregiudizievole dipendenza patologica, per gli effetti pregiudizievoli che ne conseguono. Le comunità locali del nostro territorio, in particolare Corigliano-Rossano, sono realtà sovraesposte a tale triste e pericoloso fenomeno, coinvolgente una fetta sempre più significativa della popolazione, adusa al consumo di gioco. Occorre un’idonea azione di prevenzione e di contrasto”, aggiunge.
“La proliferazione delle sale da gioco e la sempre più crescente popolazione che ricorre al gioco, soprattutto delle slot-machine e video-giochi, presenti anche in quasi tutti gli esercizi commerciali, costituiscono un preoccupante fenomeno di devianza e degrado sociale. Non si può restare inermi di fronte ad un tale triste fenomeno. Ne va di mezzo l’economia e la serenità di intere famiglie, nonché il futuro della stessa società, patologicamente dipendente dal gioco, che coinvolge sempre più persone in preda all’illusione del facile accesso al denaro: alle difficoltà economiche della attuale crisi, spesso nella chimera di superare le proprie problematicità, si disperdono e sperperano le stesse entrate reddituali, destinate alle necessità del vivere quotidiano, gettando nello sconforto e aggravando la propria condizione economica e quella della propria famiglia. Le Istituzioni Pubbliche devono promuovere politiche di disincentivazione e di contrasto al gioco, degenerato nella dipendenza patologica, attraverso iniziative di informazione e di educazione, anche con il supporto delle scuole, favorendo l’aggregazione sociale e la valorizzazione del tempo libero. Ma di più si può fare e da subito. In proposito soccorre la decisione della Corte Costituzione n.220 del 2014, che ha ritenuto legittimo il ricorso in questo settore dei poteri di ordinanza ex art. 50, comma 7, del Testo Unico sugli Enti locali, per tutelare esigenze della salute, della quiete pubblica, della circolazione stradale. Inoltre, sotto tale aspetto, sono intervenute numerose pronunce di TAR e lo stesso Consiglio di Stato ha avallato il potere del sindaco di intervenire in ordine alla disciplina degli orari degli esercizi in cui siano installate apparecchiature per il gioco, a tutela degli interessi della propria comunità locale”, prosegue – come si legge sull’Eco dello Jonio.
“Chiediamo al Sindaco di Corigliano-Rossano, che in sinergia con i sindaci della nostra area, promuova politiche di informazione e di contrasto, al fine di prevenire e salvaguardare le economie e la serenità delle famiglie, la sicurezza e qualità socio-economica cittadina, adottando idonee misure legittime nell’ambito dei poteri attribuiti dal Testo Unico sugli Enti locali”, conclude.
cdn/AGIMEG